“Va condivisa dal Governo regionale la nostra richiesta di mettere in campo (stante il combinato disposto dell’elevato numero di cinghiali sul territorio di Basilicata e della proliferazione in parallelo della peste suina) metodi straordinari per affrontare l’emergenza. Non si perda altro tempo”. A chiederlo i consiglieri regionali Luca Braia e Mario Polese, che annunciano la presentazione di una dettagliata e articolata mozione urgente sui temi della sovrappopolazione dei cinghiali e la relazione degli stessi con la peste suina.
“Chiediamo, inoltre, dopo anni di silenzi, promesse e annunci di iniziative inefficaci, che – sottolineano i due consiglieri – sia aggiornato il censimento degli ungulati con dati reali, fermo al 2018. Si proceda al commissariamento degli enti e organizzazioni inadempienti rispetto all’attivazione del selecontrollo, al controllo e al pagamento dei danni agli agricoltori e si valuti seriamente la dichiarazione dello stato emergenziale. La peste suina africana è una malattia virale, non trasmissibile all’uomo, ma altamente contagiosa, che colpisce i suidi, domestici e selvatici per i quali è spesso letale. La sua presenza sul territorio lucano e l’eventuale interessamento degli allevamenti di suini comporterà pesanti ripercussioni sul patrimonio zootecnico, con danni ingenti sia per abbattimento obbligatorio dei capi malati che per il comparto produttivo collegato”.
La mozione di Braia e Polese chiede l’impegno alla prossima Giunta Bardi di verificare i dati reali della popolazione di cinghiali presenti su territorio lucano, con gli strumenti a disposizione, che sono l’Osservatorio Regionale degli Habitat Naturali e delle Popolazioni Faunistiche e l’Osservatorio regionale sulla Biodiversità Naturale. Bisogna proporre al Governo centrale una valutazione correlata proprio da questi dati ufficiali, attraverso cui poter anche dichiarare lo stato di emergenza per l’abbattimento dei cinghiali e per ridurre, a numeri accettabili e naturali, la specie ungulati.
“A breve riteniamo che la situazione superi abbondantemente la soglia della insostenibilità – continuano -. Si devono commissariare, eventualmente, gli enti che non attivano il selecontrollo sul territorio di loro competenza o che non ottemperano ai pagamenti dei danni. Si definiscano congiuntamente alla Prefettura e alle organizzazioni agricole tutte le misure emergenziali necessarie per giungere a un contenimento effettivo e a un abbattimento efficace della specie ‘Sus Scrofa’, agendo anche in deroga alle norme ordinarie e mettendo in campo tutte le misure cautelative e precauzionali possibili per la salute degli allevamenti zootecnici dalla peste suina”.
“Non ci si dimentichi – continuano i due consiglieri – di destinare le adeguate risorse per l’adeguamento e l’attuazione del piano regionale, per l’acquisto delle recinzioni e la loro messa in opera. Strumenti necessari per il contenimento”.