Doveva sottoporsi a un intervento di routine di pulizia di una fistola infetta al braccio dovuta alla dialisi, ma qualcosa durante l’operazione di Giovanna Lanzarotti è andato storto: la paziente ha subìto un arresto cardiaco, poi ha contratto il Covid e dopo una settimana di agonia, essendo stata ricoverata in tre ospedali, è morta.
La 63enne di Ogliastro Cilento è deceduta al Covid Hospital di Boscotrecase in provincia di Napoli il 2 marzo, dove era arrivata in seguito ad un intervento chirurgico avvenuto in una clinica di Benevento.
Il marito e i figli hanno deciso di sporgere denuncia. La Procura di Torre Annunziata ha immediatamente disposto l’autopsia sul corpo della donna che si terrà lunedì 14 marzo, nel frattempo sono stati iscritte nel registro degli indagati 5 persone: un chirurgo cardiovascolare di Salerno, un anestesista rianimatore di Napoli, un cardiologo di Telese Terme, la responsabile del laboratorio generale di base, tutti in servizio presso la clinica privata in cui la 63enne è stata operata.
Giovanna Lanzarotti da 10 anni si sottoponeva per tre giorni a settimana alla dialisi, perciò aveva deciso di impiantarsi una fistola, ovvero un collegamento tra una vena e un’arteria al braccio destro. A febbraio, durante una visita di controllo, un medico vascolare si accorse dell’infezione alla fistola così la scelta di operarsi. Ora i giudici dovranno chiarire gli avvenimenti.