Morì a 15 anni per una scarica elettrica, assolti i genitori, il vicino di casa e un tecnico. Otto anni fa a Campagna il giovane stava usando un tubo di gomma collegato alla fontana per pulire un borsone quando fu colpito dalla scarica elettrica del cancello automatico.
I sanitari del 118 lo trasportarono d’urgenza all’ospedale di Eboli ma poco dopo il suo arrivo perse la vita.
Così presero il via le indagini da parte dei Carabinieri della Stazione di Campagna, coordinate dalla Procura della Repubblica di Salerno. Secondo gli inquirenti la scarica elettrica fu causata da un difetto di isolamento dei cavi tranciati in un pozzetto di derivazione per alimentare il motore elettrico del cancello. L’acqua che il ragazzo stava utilizzando era andata a finire nel pozzetto, facendo partire la scarica. Dunque per i periti il lavoro non era stato eseguito bene.
A processo finirono i genitori del 15enne, il vicino di casa e il tecnico che eseguì i lavori, difesi dagli avvocati Damiano e Costantino Cardiello.
Per la Terza Sezione Penale del Tribunale di Salerno gli imputati accusati di omicidio colposo per negligenza e imperizia non hanno colpa e sono stati tutti assolti perchè il fatto non sussiste.
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