“In pochi ne parlano, in tanti riconoscono il loro valore istituzionale e sociale e gli enormi sforzi a vantaggio della collettività. C’è una categoria che da oltre due anni onora con coraggio, serietà e diligenza il proprio ruolo, ora in prima linea per il contrasto al Covid-19, prendendo non a cuor leggero alcune decisioni, ora pronti ad aprire le porte della propria comunità a chi fugge dalla guerra in Ucraina: sono i sindaci, i sindaci lucani, i primi cittadini di laboriose comunità che da oltre una settimana si mobilitano per sostenere, ciascuno in base ai propri mezzi, il popolo ucraino”.
E’ la riflessione del capogruppo di Fratelli d’Italia (FdI) in Consiglio regionale, Tommaso Coviello.
“Ci sono storie, vicende e situazioni – prosegue Coviello – che non hanno colore politico o tessera di partito, abbracciano il buon senso e la capacità di far proprio il dolore altrui mettendo a disposizione quello che si ha: un sorriso, un tetto e un pasto caldo, può sembrare poco ma è tantissimo per chi in breve tempo ha dovuto abbandonare la propria terra. Tutte le comunità lucane guidate da donne ed uomini in fascia tricolore, da anni in prima linea nella gestione di situazioni non ordinarie, hanno dimostrato e dimostreranno quella civiltà e quel senso di umanità che in alcune parti del mondo sembrano ormai smarrite. Si è comunità aprendosi al prossimo con empatia, con rispetto e con generosità. Le manifestazioni in piazza e le immagini dell’accoglienza dei bambini ucraini nelle scuole italiane sono la più bella risposta alle bombe e rappresentano un profondo insegnamento per giovani ed adulti”.