Come ogni anno nelle cucine di MasterChef Italia si adoperano aspiranti cuochi provenienti da tutta Italia. L’edizione di quest’anno ha visto tra i protagonisti anche Carmine Gorrasi di Battipaglia, il più giovane tra i concorrenti.
Il giovane aspirante chef si è iscritto al programma a soli 18 anni e da subito ha conquistato Antonino Cannavacciuolo, Bruno Barbieri e Giorgio Locatelli, giudici del talent, con dei gyoza, tipici ravioli giapponesi.
Bruno Barbieri è lo chef, tra i tre, che Carmine ha tentato di stupire maggiormente, tanto che nel corso delle puntate si è creato tra i due una sorta di gioco “alunno – professore”. Il giovane, le cui origini sono di San Gregorio Magno, vive sin dalla nascita a Battipaglia. Già alle selezioni iniziali ha espresso il suo desiderio di diventare uno chef: percorso di studi, quello culinario, che non ha seguito per assecondare il volere dei genitori.
Si è adoperato durante il corso del programma tra le varie prove: mistery box, invention test, esterne, pressure test, duello e skill test. Carmine ha vinto ben 6 prove, di cui 3 individuali e 3 in brigata. Tanto è l’affetto che ha ricevuto nel corso del programma, conquistando anche amorevoli nomignoli dai compagni e dai giudici, come “Carmain” e “Carminiello”.
Carmine non si è mai arreso e si è degnamente conquistato un posto nella puntata finale di MasterChef insieme ai concorrenti Lia, Tracy e Christian.
Durante la semifinale Carmine ha raggiunto per primo, tra i quattro partecipanti, la balconata diventando così il primo finalista dell’undicesima edizione di MasterChef Italia; prima eliminata, invece, Lia.
Per assistere alla sfida a tre sono arrivati i familiari dei concorrenti e tutti gli ex partecipanti del programma, con momenti di intensa emozione e parole toccanti. Carmine, Christian e Tracy hanno deliziato gli chef con piatti gourmet: quattro portate, dal primo al dolce. Carmine per l’occasione ha presentato un antipasto “nippo-campano”, composto da un mix di sapori giapponesi e campani, ha voluto poi riproporre come primo piatto una nuova variante dei gyoza, ripieni di genovese di polpo. Per secondo, invece, un piatto dedicato ai nonni con la parmigiana di melanzane. Infine, un dolce molto raffinato, intitolato “Battipaglia total white”.
“Era la città da cui volevo scappare il prima possibile – ha detto Carmine durante la presentazione dei piatti – qui però ho capito quanto Battipaglia sia radicata in me e devo ringraziarla perché senza di lei non sarei quello che sono”.
“Chissà quante volte ti sei sentito dire che avresti dovuto compiere delle scelte diverse, che dovevi incasellarti in uno standard – ha detto lo chef Barbieri rivolgendosi a Carmine -. Chissà quante volte hai pensato ‘sono quello che sono e nessuno ha il diritto di cambiarmi’: la tua presenza al centro di questa cucina la dice lunga su chi aveva ragione”.
L’undicesima edizione di MasterChef Italia è stata vinta da Tracy ma il giovane finalista battipagliese ha conquistato il cuore di tutti: “Non è per me la fine, ma un grande inizio”.
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