Un altro caso di influenza aviaria registrato questa volta ad Agropoli, dove è stata trovata nei giorni scorsi la carcassa di un volatile positiva al virus.
Sarà intensificata la sorveglianza delle popolazioni di uccelli selvatici, in particolare quelli acquatici. Saranno controllati, inoltre, gli uccelli morti o ammalati, se necessario con la collaborazione dei cacciatori e dei bird-watcher denunciando alle autorità competenti il ritrovamento di carcasse e procedendo alla rimozione delle stesse, poiché possono diventare il pasto per altri animali e nel caso in cui il volatile morto abbia contratto virus c’è il rischio che la circolazione dello stesso prosegua.
Gli enti preposti, nelle zone di protezione e sorveglianza, ispezioneranno periodicamente tutte le aziende avicole commerciali e faranno delle visite mirate delle aziende avicole non commerciali, con priorità per quelle ritenute più a rischio. Resta il divieto di spostare gli animali dalle zone di sorveglianza, di uscita dei volatili e delle uova dalle aziende in cui si trovano e di spostamento di letame o lettiere.
La disinfezione degli ingressi e delle uscite delle aziende sarà a cura dei proprietari. Il rischio di infezione per la popolazione è basso: non ci sono prove secondo cui i virus A(H5), A(H7N9) o altri virus dell’influenza aviaria possano essere trasmessi alle persone attraverso la manipolazione delle carni di pollame o uova, che dovranno essere consumati in ogni caso cotti in maniera adeguata.
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