Si è celebrata nei giorni scorsi, presso il Tribunale di Lagonegro, l’udienza preliminare a carico del sindaco di Sant’Arsenio, Donato Pica, colpevole, secondo l’accusa, di essersi rifiutato di interloquire su tre interrogazioni sottoscritte dal gruppo consiliare di minoranza.
I fatti risalgono al periodo compreso tra il 2017 e il 2018, allorquando la minoranza consiliare aveva presentato le tre interrogazioni nelle quali veniva chiesto al primo cittadino di fornire adeguate risposte su alcuni crediti vantati dal Comune, sulle sue azioni legali e su una situazione debitoria maturata da una società cooperativa con sede a Sant’Arsenio. Risposte che, secondo quanto sostenuto proprio dal gruppo di opposizione, non erano pervenute o erano giunte in ritardo, ragion per cui i consiglieri comunali avevano deciso di adire l’Autorità Giudiziaria.
Venuto a conoscenza della vicenda penale, il sindaco Pica ha nominato come suo difensore di fiducia l’avvocato Michele Di Iesu del Foro di Lagonegro e, con il suo supporto, immediatamente ha chiesto di essere ascoltato dagli inquirenti per fornire le debite spiegazioni del caso all’Autorità Giudiziaria che, però, non le ha ritenute sufficienti e ha così esercitato l’azione penale nei confronti del primo cittadino di Sant’Arsenio per rifiuto e omissione in atti d’ufficio.
Mercoledì scorso si è celebrata l’udienza preliminare per decidere le sorti del sindaco Pica. Il Giudice dell’udienza preliminare, dopo aver ascoltato la discussione delle parti, all’esito della camera di consiglio ha deciso di prosciogliere il primo cittadino da tutte le accuse perché il fatto non sussiste.
Piena soddisfazione è stata espressa dall’avvocato Di Iesu per il brillante risultato raggiunto in aula e per la formula piena con cui il sindaco è stato prosciolto dalle accuse mosse a suo carico.