La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Potenza, dopo aver coordinato e diretto complesse investigazioni svolte dalla Squadra Mobile di Potenza e dopo avere inoltrato la relativa richiesta cautelare, questa mattina ha dato esecuzione ad una ordinanza di applicazione della misura degli arresti domiciliari emessa dal Gip di Potenza nei confronti di Angelo Salinardi, ex sindaco del comune di Ruoti, attuale consigliere di minoranza ed imprenditore operante nel settore della logistica nell’indotto “Stellantis” già FCA di Melfi, Piedimonte San Germano, Candiolo, Venaria Reale, Rosario De Carlo, Angelo Faraone e Rocco Antonio Gentilesca, consiglieri comunali di minoranza del comune di Ruoti, Marianna Di Maio, Tenente della Polizia Locale di Ruoti, Luigi Carmine Scaglione, giornalista e responsabile della comunicazione istituzionale della Provincia di Potenza, Giuseppina Salinardi nipote Angelo Salinardi ed imprenditrice operante nel settore delta panificazione e dei latticini, Rosario Famularo, ex responsabile dell’Area Tecnica del comune di Ruoti ed attualmente in servizio presso la Provincia di Potenza, Giuseppe Antonio Lavano, Funzionario presso la Regione Basilicata, Davide Maletesta, Brigadiere dell’Arma dei Carabinieri, Gerardo Scavane, ex impiegato comunale del Comune di Ruoti, Giuseppe Teta, imprenditore, titolare di diverse case di riposo, Pierluigi Mario Saponara, nipote dell’ex sindaco ed imprenditore operante nel settore della logistica nell’indotto “STELLANTIS” di Melfi, Marco Massano, amministratore delegato delle Società “APTIVE CONNECTION SYSTEM SERVICES ITALIA SPA” che opera nell’indotto “STELLANTIS”. Alessandro Massano, Sales Account della “BU Automotive — BCUBE SPA” che opera nell’indotto “STELLANTIS”, Claudio Di Lucchio, Dirigente della “BCUBE SPA” e Direttore dello stabilimento “Melfi 3” che opera nell’indotto “STELLANTIS” già FCA di Melfi.
Le indagini si sono sviluppate su due filoni investigativi paralleli che hanno, in particolare, nella persona di Angelo Salinarsi il punto di contatto. Un primo filone riguarda le attività corruttive fra privati svolte nell’indotto FCA (ora Stellantis). Le persone inserite nelle aziende ritenute, nella fase attuale delle indagini, riconducibili a Salinardi, pagavano utilità varie ai gestori di importanti società appaltatrici di FCA per ottenere commesse e sub-appalti. In tale filone d’indagine risultano allo stato coinvolti Pierluigi Mario Saponara, Marco Massano, Alessandro Massano, Claudio Di Lucchio.
Un secondo filone d’investigazione riguarda, invece, specifiche attività delittuose, qualificate ed ascritte, sulla base di gravi indizi, come atti persecutori (stalking), calunnia, accesso abusivo a sistema informatico nei confronti del sindaco di Ruoti ed un altro esponente della maggioranza, da parte di Angelo Salinardi (in questo caso non nella qualità di imprenditore ma come consigliere di opposizione del Comune di Ruoti, nel quale per molti anni aveva svolto la funzione di sindaco) in concorso con suoi collaboratori o con altri consiglieri di minoranza del Comune, volta a raggiungere la finalità politica di ottenere le dimissioni del sindaco Anna Maria Scalise e di un assessore Franco Gentilesca o comunque la caduta della Giunta dove svolgere nuove elezioni, finalità pienamente legittima per degli esponenti dell’ opposizione, ma, nel caso di specie, ritenuta illecita per i mezzi usati per raggiungerla. In questo ambito è emerso, sempre a livello di gravità indiziaria: il coinvolgimento di un appartenente dell’Arma dei Carabinieri di Potenza, il Brigadiere Malatesta che avvalendosi dei suoi poteri e delle sue funzioni, agevolava l’attività illecita sia per consentire agli indagati di eludere le indagini sia per ottenere illecitamente informazioni sulla vita privata del sindaco di Ruoti. Un episodio di corruzione, riferibile al periodo durante il quale Salinardi era sindaco di Ruoti, è avvenuto in relazione all’affidamento dei lavori di ristrutturazione e concessione di una struttura del Comune in favore di una cooperativa. In questo secondo filone risultano coinvolti: Rosario De Carlo, Marianna Di Maio, Angelo Salinardi, Giuseppina Salinardi, Luigi Carmine Scaglione, Gerardo Scavone, Davide Malatesta, Giuseppe Antonio Lavano, Rosario Famulato, Giuseppe Teta, Angelo Faraone e Rocco Antonio Gentilesca.
Il gip del tribunale di Potenza ha inoltre disposto il sequestro preventivo della Logistica Meridionale Srl, Logivultur Srl, Servizio Gestione Logistica Srl, Logistica Cassino Srl e Loginord Srl e il sequestro preventivo di diversi beni, come auto di grossa cilindrata, la somma di oltre 9,7 milioni di euro e carte di credito aziendali.