Fu travolto e ucciso da un muletto al porto commerciale di Salerno, chiesti due rinvii a giudizio per la morte del 36enne Matteo Leone. Il giovane operatore portuale salernitano ha perso la vita il 27 maggio dello scorso anno e il prossimo 23 marzo si terrà l’udienza preliminare.
Rischiano di finire alla sbarra, come si legge su “La Città di Salerno”, un altro operatore portuale, Fausto Farina, che era alla guida del muletto e Giuseppina Cirillo, rappresentante legale della ditta per cui lavoravano i due ragazzi. L’accusa è di omicidio colposo in concorso e violazioni in materia di sicurezza sul lavoro.
Le indagini sono state svolte sotto il coordinamento della Procura di Salerno secondo cui la rappresentante legale della ditta avrebbe omesso di controllare le disposizioni in materia di sicurezza sul lavoro dato che, quando Matteo è morto, non era presente un responsabile operativo addetto alla vigilanza, non era stato imposto l’uso di dispositivi di protezione, come il gilet ad alta visibilità, e non aveva interdetto l’accesso a persone non autorizzate nell’area del molo dove stavano lavorando gli operatori portuali. La donna è anche accusata di aver omesso la predisposizione delle giuste misure di sicurezza per le attrezzature, dato che i periti della Procura hanno accertato che il muletto aveva l’avvisatore acustico di retromarcia guasto.
Sempre secondo l’accusa, invece, Fausto Farina non avrebbe avuto cura della sicurezza delle altre persone presenti sul posto di lavoro e non avrebbe utilizzato correttamente il muletto. Dai rilievi sembrerebbe che il conducente del muletto procedesse in avanti con le forche alzate e senza carico, investendo il collega 36enne che camminava a piedi nella stessa direzione del mezzo.
Il Gup Pacifico dovrà decidere del rinvio a giudizio per i due nel prossimo mese di marzo.
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