“Vanno rimodulati i parametri di scelta dei borghi campani ammessi a partecipare al bando per l’assegnazione del fondo di 20 milioni previsto con il PNRR. Dal finanziamento, infatti, sono risultati esclusi siti di prestigio storico e architettonico come Roscigno Vecchia che ha ottenuto importanti riconoscimenti internazionali. Tra i requisiti, inoltre, pare non si sia tenuto conto di criteri relativi al potenziale culturale e storico che soprattutto nelle aree interne dovrebbero essere preminenti per il rilancio”.
E’ quanto dichiarato dal presidente della Commissione regionale Aree Interne Michele Cammarano che ha inviato una nota alla giunta regionale nella quale chiede di capire se “come previsto dalle linee di indirizzo del Ministero della Cultura, fra i parametri utilizzati dalla Regione Campania, si sia tenuto conto anche di quelli di interesse ambientale, paesaggistico e culturale dei siti”.
Cammarano sottolinea anche che hanno richiesto una proroga delle date di presentazione dei progetti, così da fornire un tempo di lavoro maggiore per la redazione di proposte credibili.
E’ intervenuta anche la deputata del Movimento 5 Stelle Anna Bilotti che ha sottolineato come alcuni borghi, pur rispondenti ai criteri individuati dalle linee guida ministeriali, non sono rientrati nella graduatoria regionale, scatenando le rimostranze di diversi sindaci, in particolare del Cilento e degli Alburni, con in testa il primo cittadino di Roscigno Pino Palmieri.
“Mi faccio volentieri portavoce di questi amministratori – dichiara Bilotti – alla luce del mio impegno profuso da tempo a tutela delle aree interne, sul cui tema ho presentato alla Camera dei deputati una proposta di legge come prima firmataria. Per questo ho ritenuto urgente e doveroso intervenire a livello centrale predisponendo un’interrogazione che sarà inviata in tempi rapidi al Ministro della Cultura, per comprendere le ragioni per cui il Bando della Regione ha determinato l’esclusione di una serie di comuni dal caratteristico profilo storico culturale e minacciati dal crescente problema dello spopolamento. I fondi del PNRR rappresentano, come ho spesso ribadito, un’occasione fondamentale per dare nuovo slancio ai piccoli comuni, che sono il cuore del nostro Paese e che troppo spesso si sono sentiti abbandonati dalla politica. Non possiamo permetterci di perdere questa opportunità per scelte legate a criteri non del tutto pertinenti. Dobbiamo utilizzare i fondi per quegli investimenti in grado di creare sviluppo e dare nuova linfa ai piccoli borghi”.
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