Ucciso dal Covid il medico 69enne salernitano Giuseppe Comodo, che ieri ha smesso di vivere mentre era ricoverato nel reparto di Terapia Intensiva Covid all‘ospedale “Scarlato” di Scafati.
Comodo era un medico in pensione ma nel 2020 aveva ottenuto dall’Asl di proseguire il suo rapporto di lavoro per l’emergenza sanitaria in corso. Lavorava nel 118 allo Psaut di via Vernieri a Salerno, mentre in passato aveva prestato servizio al Pronto Soccorso dell’ospedale di Battipaglia.
A Natale si era recato a casa di persone contagiate dal virus per fornire il suo supporto medico e fare ulteriori accertamenti sul loro stato di salute. “Ho curato 300 pazienti e nessuno è deceduto” aveva scritto sui social. Durante le festività, però, ha iniziato ad avvertire i primi sintomi ed è risultato positivo al Covid lo scorso 30 dicembre. Poi le sue condizioni sono peggiorate ed è stato ricoverato in Terapia Intensiva. Ieri pomeriggio purtroppo il suo cuore non ce l’ha fatta.
“Hai guarito sotto ai miei occhi centinaia di pazienti – si legge in un messaggio su Fb a lui dedicato – non ti risparmiavi mai, li chiamavi tutti anche tre volte al giorno senza mai tirarti indietro. Hai lavorato a Natale, Capodanno, Pasqua e Ferragosto, senza mai stancarti. Amavi la vita immensamente, avevi il potere di ridonare il sorriso e la speranza a chiunque, con la battuta sempre pronta, riuscivi a sdrammatizzare anche la situazione più imbarazzante. Non volevi farla la terza dose, dicevi che preferivi andare in pensione anticipata. Ma il tuo senso del dovere ha prevalso. Volevi curare a domicilio i tuoi pazienti Covid perché volevi auscultarli. Hai lottato con tutte le tue forze. Hai combattuto la tua battaglia come un leone“.