Ha toccato anche Potenza la vasta operazione denominata “Nautilus”, che ha portato allo smantellamento di una presunta rete di scommesse illegali su una piattaforma informatica non autorizzata in Italia. L’indagine, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno, ha portato all’emissione, da parte del Gip di Salerno, di un’ordinanza di misura cautelare in carcere per 33 persone.
Tra le persone arrestate ci sono il 50enne L.C., il 60enne G.M. e il 55enne A.T., tutti e tre di Potenza, oltre al 57enne L.T., anche lui di Potenza ma residente a Roma, e G.A., 43enne di Potenza residente in Romania, dove è stato arrestato dalla Polizia rumena.
Gli altri 28 destinatari della misura cautelare risiedono in altre città italiane, ma anche a Malta, Panama e in Romania, territori toccati dalle indagini e accertamenti dei Carabinieri di Salerno. In totale sono 73 le persone indagate, tra queste anche il titolare di un bar di Potenza. L’ipotesi di reato, a vario titolo per gli indagati, è quella di associazione per delinquere finalizzata alla serie di delitti in materia di giochi e scommesse illegali, riciclaggio, intestazione fittizia di beni, reimpiego di denaro provento di delitto in attività economiche e autoriciclaggio.
Per alcuni indagati pende anche l’aggravante di aver commesso i reati per agevolare clan camorristici. Nel corso dell’indagine sono state sequestrate anche 10 piattaforme web di siti internet che davano la possibilità di fare le scommesse e due società del settore, oltre al sequestro di tre milioni di euro ai danni di Luigi Giuseppe Cirillo, considerato dagli inquirenti a capo del presunto sodalizio.
Gli indagati avrebbero realizzato una vera e propria holding dedicata al gioco online illecito, sia in Italia che all’estero, avvalendosi delle competenze di uno degli indagati, esperto nel settore tecnico-informatico. Per gli inquirenti le scommesse illegali avrebbero fruttato 5 miliardi di euro in un paio di anni.