Il diabete è una malattia che non dà sintomi ed è per questo molto più pericolosa.
Può essere ereditario o sopraggiungere anche prima dei 40 anni, quasi sempre in condizioni di obesità e vita sedentaria.
Quindi è possibile prevenirlo con un opportuno stile di vita, basato su una dieta sana e sull’attività fisica. Lo zucchero nel sangue è sotto il controllo dell’insulina, prodotta dalle cellule beta del pancreas. L’insulina controlla la glicemia favorendo la penetrazione del glucosio nelle cellule attraverso i recettori insulinici.
L’alimentazione di molte persone è ricca di grassi saturi, di zuccheri semplici e composti, e povera di fibre. Gli acidi grassi saturi alterano la composizione delle membrane cellulari. D’altra parte, il consumo continuo di zuccheri semplici e di cibi raffinati con poca fibra produce una stimolazione eccessiva del pancreas provocando un esaurimento progressivo delle cellule beta, produttrici di insulina. L’unione di questi due fenomeni provoca un lento deterioramento del sistema ipoglicemizzante che è all’origine della malattia diabetica.
Sono state censite circa 150 piante ipoglicemizzanti, ma dagli ultimi esperimenti solo alcune si sono dimostrate realmente efficaci.
Il Poterium Spinosum è una pianta medicinale ricca di principi attivi utili nel trattamento del diabete mellito con un’azione ipoglicemizzante nota da tempo. Il ruolo di Poterium Spinosum nella terapia del diabete mellito di tipo II è sicuramente valido e privo di effetti collaterali. La mancanza di tossicità rende la pianta particolarmente adatta ai pazienti che necessitano di una stimolazione prolungata della componente endocrina delle pareti del pancreas. Si pensa in realtà che la pianta, similmente agli antidiabetici orali come i sulfonilurati, regoli la produzione endogena di insulina da parte delle isole di Langherans del pancreas.
L’estratto di Gymnema silvestre ha mostrato risultati positivi nel diabete di tipo II. E’ interessante notare che questa pianta non produce effetti collaterali ed esercita l’effetto collaterali ed esercita l’effetto ipoglicemizzante soltanto in presenza di diabete e non agisce su volontari sani. La Momordica charantia è un frutto tropicale la cui azione ipoglicemica è stata documentata sia nell’uomo sia in modelli sperimentali. La charantina, principale principio attivo, ha un’attività ipoglicemizzante superiore alla sulfanilurea. Inoltre contiene un polipeptide simile all’insulina. Numerosi studi clinici hanno evidenziato la grande efficacia di questa pianta: 15 g di estratto acquoso/die comporta la riduzione del 54% della glicemia post-prandiale e del 175 dell’emoglobina glicosilata.
Bibliografia: www.my-personaltrainer.it – www.melarossa.it