Il mal di denti è uno dei disturbi più frequenti. Può dipendere da carie, pulpite, periodontite o ascessi e può essere curato all’origine. La carie è senza dubbio una delle cause più comuni di dolore dentario ed è secondaria alla solubilizzazione della sostanza organica dello smalto da parte di sostanze acide che si vengono a formare, nel cavo orale, in seguito al contatto con gli alimenti. La pulpite è l’infiammazione della polpa dentaria, che produce spesso un dolore intenso, ma discontinuo, tipicamente aggravato di notte e per esposizione al freddo. La periodontite, invece, è l’infiammazione dei tessuti di sostegno del dente, si associa ad un dolore più continuo e persistente che tende a cronicizzarsi.
L’ascesso dentario origina spesso come conseguenza di una infiammazione complicata da infezione, della polpa dentaria o della radice del dente, e consegue alla formazione di materiale purulento in una cavità chiusa: il dolore in questi casi è pertanto più continuo come maggiore anche è la tumefazione dei tessuti e la compartecipazione dei linfonodi circostanti, il tutto spesso aggravato dalla esposizione a fonti di calore. Anche l’eruzione dentaria, nei bambini molto piccoli, si associa a disturbi più o meno intensi e diffusi. Le forme di eruzione dentaria complicate da disturbi locali o generali, spesso beneficiano di un rimedio particolarmente utile in età pediatrica che è Chamomilla.
Ma anche in tutte le circostanze in cui il dolore dentario è provocato da processi traumatici o da semplice infiammazione locale il rimedio omeopatico potrà essere utile.
E così in tutte le forme di dolore di tipo nevralgico, conseguenti a estrazione dentaria, utili potranno essere Arnica se prevale la sensazione di contusione della parte o Hypericum quando il dolore appare particolarmente intenso e conseguente, per l’appunto, ad una lesione diretta di rami nervosi. Arnica inoltre sarà utile, unitamente a Phosphorus tutte quelle volte che un trauma locale o un processo infiammatorio provochino sanguinamento importante della parte colpita che, nel primo caso, sarà la conseguenza diretta dell’insulto locale, mentre nel secondo, per lo più, di una predisposizione costituzionale del soggetto interessato. Belladonna è il rimedio di tutti quei casi di dolore associato a tumefazione della parte, sensazione locale di pulsazione. Aconitum sarà indicato nei casi di dolore dentario scatenato dall’esposizione al freddo e Arsenicum, infine, in tutti quei casi in cui il dolore peggiora di notte.
Infine ricordiamo che rimedi come Mercurius, Arsenicum e Chamomilla sono indicati in quei processi distruttivi dei tessuti che, a livello dei denti, sono rappresentati dalle carie, così come anche ai processi suppurativi dei tessuti.
Bibliografia: www.curenaturali.it – www.riza.it