San Cono per i teggianesi rappresenta un patrimonio di fede e tradizione che si rinnova di anno in anno. E anche oggi, come ogni 17 dicembre, si sono svolte le celebrazioni in onore del patrocinio di San Cono e San Laverio dopo lo scampato pericolo dai terremoti del 1857 e del 1980.
Nella Cattedrale al centro del paese questa mattina il Vescovo, S.E. Monsignor Antonio De Luca, ha presieduto la solenne Messa Pontificale.
Al termine vi è stato il consueto omaggio floreale a San Cono da parte dei Vigili del Fuoco del Distaccamento di Sala Consilina. Per la sentita occasione era presente il Capo Reparto Alessandro Morello, teggianese e molto devoto di San Cono. Il rituale ha richiamato alla mente il ricordo del fratello Luigi, strappato alla vita dal Covid e che spesso durante le celebrazioni di dicembre aveva deposto i fiori ai piedi della statua della Santo. Infatti solitamente i Vigili del Fuoco, grazie ai loro mezzi, salgono fin sopra la cima dell’obelisco in Piazza San Cono per omaggiare il Patrono con i fiori. Quest’anno, però, non è stato possibile perché sono in corso i lavori di restauro dell’obelisco.
Un momento comunque emozionante, segno di una devozione a San Cono tangibile e profonda. Presente, tra gli altri, anche il Maresciallo Francesco Pennisi, Comandante della locale Stazione dei Carabinieri.
Nella notte tra il 16 e il 17 dicembre del 1857 un terribile terremoto colpì la Campania e la Basilicata causando ingenti danni e numerose vittime.
Il patrocinio di San Cono su Teggiano permise di non far registrare vittime nel paese, così la statua venne esposta alla pubblica venerazione su un altare costruito dove oggi sorge l’obelisco.