Ricorre oggi la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate per onorare la memoria di tutti coloro i quali, anche giovanissimi, hanno sacrificato il bene supremo della vita per un ideale di Patria e di attaccamento al dovere. Il 4 novembre l’Italia ricorda l’Armistizio di Villa Giusti del 1918 che consentì agli italiani di rientrare nei territori di Trento e Trieste e portare a compimento il processo di unificazione nazionale iniziato in epoca risorgimentale. Per onorare i sacrifici dei soldati caduti a difesa della Patria, il 4 novembre di 100 anni fa ebbe luogo la tumulazione del Milite Ignoto nel Sacello dell’Altare della Patria a Roma.
Come ogni anno anche le Amministrazioni di diversi comuni del Vallo di Diano hanno inteso celebrare questa mattina la solenne ricorrenza in piazza. I Sindaci, gli amministratori, le Forze dell’Ordine, le scolaresche e numerosi cittadini valdianesi si sono ritrovati ai piedi dei Monumenti ai Caduti in guerra per deporre la corona d’alloro in loro onore e celebrarne il sacrificio intonando le note dell’Inno di Mameli.
In occasione del centenario della tumulazione del Milite Ignoto, inoltro, sono diverse le Amministrazioni comunali, come quella di Polla, che hanno deciso di conferire la cittadinanza onoraria al militare italiano caduto al fronte durante la prima guerra mondiale e sepolto a Roma all’Altare della Patria a simboleggiare le tantissime giovani vite stroncate durante il conflitto.
In particolare, a Sala Consilina, città capofila del comprensorio, alle celebrazioni in piazza erano presenti anche il Capitano Paolo Cristinziano, Comandante della locale Compagnia Carabinieri, e rappresentanti della Sottosezione di Polizia Stradale e della Tenenza della Guardia di Finanza. In tutti i paesi hanno partecipato alle manifestazioni commemorative anche gli agenti dei Comandi di Polizia Locale.
Questa mattina, inoltre, a Salerno il Prefetto Francesco Russo, nel suo discorso in occasione della Giornata delle Forze Armate, ha posto l’accento proprio sul Milite Ignoto: “A distanza di 100 anni, celebriamo oggi questa duplice ricorrenza all’insegna dello slogan ‘La grandezza non ha un tempo e non ha un nome’ per ricordare la figura del milite ignoto e il suo significato. Un soldato senza nome, un soldato di nessuno, come voluto dalla Commissione istituita per individuarne i resti mortali, che fece di tutto per rendere impossibile l’identificazione della salma, celandone la provenienza territoriale, il reparto e la forza armata di appartenenza; allo stesso tempo un soldato di tutti, scelto tra i 651mila caduti e dispersi della prima guerra mondiale, divenuto il ‘simbolo’ del sacrificio compiuto da tutti coloro che lottarono per ‘fare’ l’Italia, e, soprattutto, un soldato senza tempo, destinato a divenire immortale, un eroe nazionale senza volto, ma con una identità ben precisa: quella dell’Italia, la nostra amata Patria. Nel suo ricordo, quale rappresentante del Governo sul territorio, desidero esprimere riconoscenza e gratitudine agli appartenenti alle nostre Forze Armate per il rilevante contributo dato al nostro Paese nel cammino verso la libertà e l’affermazione dei valori democratici, dell’unità e dell’amor di Patria“.
[wds id=”240”]