Ieri ad Agropoli lo spazio pubblico adiacente alla porta d’ingresso al borgo antico è stato intitolato a Luisa Sanfelice, figlia del Generale borbonico don Pedro de Molina e sposa del cugino Andrea Sanfelice con il quale condivise il Ducato di Agropoli. Contemporaneamente è stata anche scoperta una panchina tricolore in ricordo degli eroi della Repubblica e in particolare di Vincenzo Carnicelli, primo agropolese ad aver ricevuto una medaglia al valor militare in guerra dopo l’Unità d’Italia.
“È stato un bel momento, condiviso con gli amici assessori, consiglieri, residenti del centro storico e vacanzieri – afferma il sindaco Adamo Coppola -. Spero che questa piazzetta sia vissuta da cittadini e turisti e diventi anche luogo di eventi e iniziative. È stato un bel momento, in un luogo meraviglioso, dal quale è possibile godere di uno straordinario panorama sul porto e il golfo. Tutti dovremmo essere orgogliosi di vivere in questa città e dimostrare ogni giorno di volerle bene“.
Il Castello Angioino Aragonese rappresentò per molti anni la dimora prediletta di Luisa Sanfelice, che vi soggiornò fra il 1783 ed il 1791. A lei dedicò un romanzo Alexandre Dumas padre che nella sua opera si soffermò anche sulla permanenza della Sanfelice ad Agropoli. Benedetto Croce scrisse una biografia della donna, tracciando anche la cronaca della barbara vendetta annunciata contro colei che tentò inutilmente di sventare una congiura ai danni della Repubblica napoletana, attirando l’ira dei Borbone. Luisa fu giustiziata in Piazza Mercato a Napoli l’11 settembre 1800, sgozzata e poi decapitata.
Oggi è considerata alba foriera del Risorgimento italiano, delle idee di modernità, memoria storica di quei grandi martiri che con l’ingegno, con il valore e con il sangue furono i pionieri del libero pensiero sul quale si fondarono le speranze di un vero e proprio rinnovamento sociale e politico dell’Italia. In virtù del suo forte legame con Agropoli e del suo ruolo di eroina della Repubblica, l’Amministrazione comunale le ha voluto dedicare la piazzetta del centro storico in cui ci si potrà sedere sulla panchina tricolore, simbolo della Repubblica e di quanti hanno contribuito alla sua nascita.