I consiglieri di minoranza del gruppo “Padula Visione Comune” di Padula, inviano un’interrogazione alla Sindaca Michela Cimino circa le azioni programmate per contrastare il fenomeno del randagismo.
Il gruppo, guidato da Dario Mario Tepedino, riprende il bando del Ministero della Salute sulle attività di informazione e sensibilizzazione sugli animali d’affezione.
La strategia di comunicazione elaborata sul tema prevede la realizzazione di efficaci azioni di informazione e sensibilizzazione, da diffondere capillarmente sull’intero territorio nazionale, tenendo conto dei differenti livelli di infrastrutture e servizi offerti. Gli obiettivi di progetto spaziano dalla promozione dell’adozione consapevole degli animali di affezione, incentivando il più possibile l’adozione nei canili e nei gattili.
Scegliendo l’adozione, si può fare la differenza contribuendo al cambio di prospettiva con la quale vengono considerati gli animali domestici, non semplicemente sulla base di un’onda emotiva o solo in base alle caratteristiche estetiche della “razza”, ma considerando anche le caratteristiche fisiologiche ed etologiche del cane (la specie, la razza, l’ambiente in cui vivrà, la composizione del nucleo familiare).
E’ importante, inoltre, non acquistare cuccioli di provenienza sconosciuta per contrastare il fenomeno del traffico illecito di animali. Spesso i cuccioli, commerciati illegalmente, provengono da allevamenti irregolari che non rispettano le norme di prevenzione e profilassi veterinaria. Il traffico illecito, infatti, si accompagna al maltrattamento di animali. I cuccioli sono sottoposti a viaggi lunghi, senza pausa e in spazi ristretti, e molti arrivano già privi di vita a destinazione. Si tratta soprattutto di cani, ma è in crescita anche il commercio di gatti di razza.
Un altro punto su cui punta il bando ministeriale riguarda la diffusione della cultura del possesso responsabile, ovvero informare proprietari e futuri proprietari sia sui comportamenti da seguire che sugli obblighi di legge. Il proprietario di un cane è sempre responsabile del benessere e del controllo del proprio animale, risponde sia civilmente che penalmente dei danni o lesioni che questi arreca a persone, animali o cose, pertanto risulta utile invitare i proprietari di cani a partecipare ai percorsi formativi in modo da facilitare la gestione dell’animale d’affezione e garantirne il benessere.
Per contrastare l’abbandono degli animali d’affezione, che causa come conseguenze rischi sanitari e sociali, è necessario incentivare la pratica della sterilizzazione intesa come strumento di controllo delle nascite al fine di ridurre il fenomeno del randagismo.