I segretari generali di CGIL FP, CISL FP e UIL FPL, Capezzuto, Antonacchio e Salvato, dichiarano lo stato di agitazione del Dipartimento Salute Mentale dell’ASL scrivendo al Prefetto di Salerno, alla Questura, al Direttore Generale dell’ASL, al Direttore Sanitario, al Direttore DSM Salerno, ai Delegati RSU/RSA/RLS e a tutti i lavoratori interessati.
“Spiace dover rilevare che nel mentre era in corso un approfondimento sulla riorganizzazione dei servizi del Dipartimento di Salute Mentale – scrivono – il Direttore del Dipartimento Salute Mentale, unilateralmente e senza alcuna definizione di conclusione del confronto, ha disposto una circolare interna con la quale per mero ed esclusivo contenimento della spesa ha predisposto la chiusura notturna di tutti i Centri di Salute Mentale aziendali. Si rappresenta che l’istituto della reperibilità tendente a garantire i servizi sulle 24 ore può essere attivato solo ed esclusivamente in carenza di personale e non può essere attivato in sostituzione di attività ritenute essenziali e inoltre, atteso che nessun medico psichiatra dei servizi in questione dal 2019 non effettua più regime di reperibilità, lo steso istituto non è applicabile a personale del comparto, atteso che le prestazioni come da disposizione restano in carico esclusivo dei Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura“.
Secondo i sindacati, con la disposizione si ravvede “una grave lesione dei diritti delle persone fragili in uno a quelli relativi alle relazioni sindacali, atteso che il confronto in atto aveva la finalità di ottimizzare i servizi e riqualificare l’assistenza su una serie di aspetti che complessivamente riguardavano tutto l’assetto dipartimentale“.
Nel dichiarare lo stato di agitazione le sigle comunicano anche una prima assemblea presso la sede dell’ASL per venerdì 29 ottobre alle ore 9.00, che consisterà, nell’ambito del rispetto delle regole del distanziamento e della tutela di tutti i partecipanti, nel comunicare ai lavoratori e agli organi di stampa gli aspetti e le materie della vertenza in atto. Inoltre chiedono al Prefetto di Salerno di convocare il tentativo di raffreddamento non escludendo la possibilità di procedere per vie legali per comportamento antisindacale.