L’Università Popolare Interculturale (UPI APS), nell’ambito del progetto nazionale di alfabetizzazione informatica dal titolo “In.Tra.” promosso dall’Unione Nazionale Lotta Analfabetismo in partnership con UPB Educa e Associazione Retlis, organizza un corso gratuito di alfabetizzazione digitale intergenerazionale in presenza.
Grazie alla disponibilità manifestata da don Carlo Magna, parroco di Campagna, l’iniziativa formativa di alfabetizzazione digitale si terrà in una sede molto prestigiosa, l’ex Palazzo Vescovile, oggi meglio noto come Episcopio di Campagna. La struttura è situata nel centro storico del paese ed è stata, negli anni, non solo la residenza dei Vescovi di Campagna tra cui Mons. Giuseppe Maria Palatucci, ma anche sede degli uffici diocesani nonché carceri e sede di una delle più importanti tipografie europee.
“Dopo oltre 350 anni – dichiara Walter Iannotti, presidente dell’Università Popolare Interculturale – fa una certa emozione nonché fascino riaprire le porte del Palazzo Vescovile dove fu pensato e stampato da Mons. Juan Caramuel il testo precursore del sistema binario e dei caratteri mobili per la stampa e ospitare un corso di alfabetizzazione digitale. Sono sicuro che da questo corso ripartiranno nuove ed interessanti iniziative per far rivivere luoghi così storici e suggestivi”.
Il corso di alfabetizzazione digitale si svolgerà in 12 lezioni di 2 ore. Le lezioni teoriche e pratiche si terranno due volte a settimana, il lunedì e il mercoledì. Il percorso formativo sarà articolato in 4 moduli: Operazioni Preliminari (primi passi con i dispositivi, creazione account, email e altro), le App (le applicazioni maggiormente più utilizzate), strumenti amministrativi (SPID, Firma digitale, PAGO PA, conto corrente online e altro) e comunicazione (videochiamata, Skype, Zoom, Google-Meet e altro).
Il corso è gratuito, non è richiesto alcun pagamento per iscriversi, ma i posti a disposizione in aula saranno limitati. Verrà formato un gruppo di massimo 24 persone over 50. Potranno, inoltre, partecipare anche un massimo di 6 giovani a cui, se studenti, potranno essere riconosciuti i crediti formativi scolastici.
“Il progetto In.Tra – conclude Iannotti – si propone di modificare il flusso informativo che prevede che l’anziano trasferisca il sapere al giovane, vogliamo integrare ciò che l’anziano può trasferire al giovane con i saperi che il giovane può sicuramente trasferire all’anziano. Per un Paese le cui ambizioni siano promuovere lo sviluppo economico e culturale, recuperare un ruolo da protagonista per le nuove generazioni formando i giovani e integrandone la formazione con l’apporto delle generazioni precedenti rappresenta uno snodo fondamentale”.