Ha scelto la sedazione continua per mettere fine alla sua sofferenza. E’ la storia di Gianpaolo Galietta di Montano Antilia, malato di atrofia muscolare spinale. Il 20 ottobre si è spento dopo due giorni di interruzione di ogni trattamento di sostegno vitale, accompagnata da una sedazione profonda e continua. Iscritto all’Associazione Luca Coscioni, si era esposto pubblicamente quest’estate per invitare “gli onorevoli cittadini” a firmare “per essere tutti liberi di scegliere, fino alla fine“.
“Immobilizzato dalla malattia – spiegano dall’Associazione Luca Coscioni – avrebbe voluto essere aiutato a morire con l’eutanasia in pochi minuti. Ma la sofferenza fisica e i dolori quotidiani gli hanno impedito di aspettare i tempi della politica. Il 20 ottobre ha scelto la strada tracciata nel 2006 dal co-presidente dell’Associazione Luca Coscioni Piergiorgio Welby: l’interruzione di ogni trattamento di sostegno vitale, accompagnata da una sedazione profonda e continua. Il nostro abbraccio a sua mamma e alla sua meravigliosa famiglia. E a tutte le persone che a Montano Antilia si sono prese cura di lui, amandolo e coccolandolo fino alla fine“.
Gianpaolo aveva 47 anni e da tempo aveva chiesto di poter scegliere una morte dignitosa per porre fine alla sua sofferenza fisica e morale. La sedazione palliativa continua e profonda è un trattamento sanitario
al quale si può ricorrere per consentire a un paziente terminale di non provare più dolore e sofferenza una volta che tutte le altre possibili terapie si sono rivelate inefficaci.