“Sono ormai 20 giorni che è possibile somministrare la terza dose di vaccino agli over 80 ma, mentre per la prima e la seconda dose è stato possibile farlo a Lagonegro, per la terza bisognerà spostarsi a Lauria. Così abbiamo pensato di chiedere un incontro alla Sindaca Di Lascio per chiedere quali fossero le azioni messe in campo per evitare le problematiche legate allo spostamento degli anziani e per garantire loro la somministrazione nel nostro paese. L’incontro si è svolto giovedì pomeriggio ed erano presenti, oltre a noi due e la Sindaca, il vicesindaco Vaiano e, più tardi, anche gli assessori Mastroianni e Picardi. Tutto si è svolto in un clima sostanzialmente pacato e corretto e anche gli evidenti contrasti si sono gestiti in modo civile e pacato. Tuttavia gli aspetti positivi dell’incontro si chiudono qui”. E’ quanto dichiarato da Salvatore Falabella e Pina Manzolillo del Partito Democratico di Lagonegro che intervengono sulla questione.
“Le risposte date sono state vacue e inconsistenti, le soluzioni inadeguate e precarie: a partire da lunedì (ma siamo ormai a sabato e nulla si sa, quindi potrebbe slittare l’inizio) e per un solo pomeriggio a settimana (quindi si renderanno necessari quasi 3 mesi per la copertura dei circa 400 over 80 lagonegresi) dovrebbero partire le vaccinazioni a Lagonegro, con l’ausilio di un medico di base che si è reso disponibile – continuano – A nulla sono serviti i nostri tentativi di far comprendere l’importanza di un punto vaccinale a Lagonegro, organico al distretto sanitario e riferimento necessario anche per le vaccinazioni delle altre fasce d’età che saranno, a loro volta, costrette a recarsi a Lauria”.
Secondo Falabella e Manzolillo, basterebbe rivendicare la presenza del personale dedicato del Distretto, per uno o due giorni a settimana, a Lagonegro. La Sindaca ha anche dichiarato non ci fossero spazi adeguati per ospitare un hub vaccinale nel paese.
“Ma la nostra Amministrazione non vuole protestare, aspetta una fantomatica lettera dell’ANCI (quanto tempo impiegano a scriverla? Siamo già al 23 ottobre) che dovrebbe sottoscrivere camuffandosi nel folto dei nomi degli altri comuni – aggiungono – Siamo stati accusati di voler fare una battaglia di campanile, eppure stavamo solo cercando di affermare il diritto alla Salute dei lagonegresi, né più né meno di quanto dovrebbero fare i nostri amministratori. L’Amministrazione Di Lascio continua a dimostrarsi incapace nella difesa degli interessi dei suoi cittadini. Praticamente inutili i numerosi contatti, di cui si vantano continuamente, con gli amministratori regionali. A questi non possono muovere obiezione alcuna e devono accettare silenziosamente cosa gli viene propinato. Questo vale per i vaccini, per l’ospedale e per tanto altro. Risulta, quindi, insignificante la presenza di tali amministratori, i quali hanno palesemente le mani legate e non possono prendere posizioni contrarie al governo regionale per difendere i propri amministrati. Abbiamo, inoltre, preso atto dell’assoluta inefficacia dell’azione amministrativa di una compagine che fa spallucce davanti a qualsiasi problema e che, di fronte alle difficoltà, o dichiara la propria impotenza (è sempre colpa degli altri) o sta dall’altra parte, mai da quella del cittadino, vale per la raccolta dei rifiuti, per la gestione del cimitero e per i vaccini. Noi inviteremmo i soggetti aderenti alla maggioranza a fare una riflessione: voi avete voluto ed ottenuto l’onore di rappresentare una Comunità e l’occasione formidabile, per cui vi siete candidati, di risolvere i problemi dei cittadini, quando vi deciderete a farlo? Se non riuscite ad incidere minimamente sull’ordine delle cose, è giusto che rimaniate nel posto che occupate?”
Per i due esponenti del Partito Democratico non ci si può rassegnare alla solitudine e ritengono che chiunque possa, debba svegliare la classe politica, a livello regionale, perché intervenga su questa spinosa vicenda dei vaccini. “La maggioranza non ha il coraggio, ma la minoranza al governo della città ha dei propri rappresentanti regionali e può fare pressioni affinché si esprimano, sia che essi siano all’interno della compagine di governo regionale sia che essi appartengano all’opposizione. Non ci possiamo rassegnare all’oblio”.