Avrebbe picchiato, violentato e minacciato la sua compagna, una donna di Torre Orsaia con cui ha avuto anche un figlio. I carabinieri della locale Stazione, guidati dal Maresciallo Domenico Nucera e coordinati dal Comandante della Compagnia di Sapri Matteo Calcagnile, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Vallo della Lucania su richiesta del Pubblico Ministero Pizzi, nei confronti del 58enne Angelo Zumpano, boscaiolo ed operaio residente nel piccolo centro dell’entroterra del Bussento.
Le accuse nei confronti dell’uomo sono quelle di violenza sessuale, stalking ed evasione. Al termine delle indagini, partite dopo la denuncia della donna, era stato attivato il Codice Rosso. Zumpano stava scontando la pena dei domiciliari per un tentato omicidio ed il Tribunale di Sorveglianza di Salerno, in base alla denuncia della compagna ed alle successive indagini dei militari dell’Arma, un mese e mezzo fa lo aveva rimesso in carcere. Dopo una quindicina di giorni era tornato ai domiciliari fino a quando è stato deciso il nuovo trasferimento in carcere a Vallo della Lucania.
Il 58enne stava finendo di scontare ai domiciliari la pena per un precedente reato: il tentato omicidio di un extracomunitario, compagno della sorella. Nel marzo del 2017 arrivò, infatti, per lui la sentenza definitiva di condanna a 8 anni e 6 mesi di carcere. La sera del 27 agosto del 2014 Zumpano attese che la sorella e il suo fidanzato rumeno, allora 46enne, facessero ritorno nella loro casa di Torre Orsaia. Appena la coppia giunse sotto l’abitazione, iniziò a minacciare il cognato con un coltello a serramanico per poi colpirlo violentemente al collo. E non è l’unico precedente penale per Zumpano, il quale nei primi anni ’90 accoltellò a morte un cittadino di Torre Orsaia finendo dietro le sbarre.