Dopo l’accoglimento della proposta di misura di prevenzione patrimoniale da parte del Tribunale di Potenza — Ufficio Misure di prevenzione, è stato eseguito il sequestro finalizzato alla confisca di beni mobili e immobili nella disponibilità di Vito Vaccaro fino alla concorrenza del valore di 160mila euro. I fatti fanno riferimento alla proposta patrimoniale a firma congiunta del Procuratore Capo e del Questore di Potenza che trae spunto dalle indagini preliminari dirette dalla Procura di Potenza ed espletate dalla Questura — Squadra Mobile negli anni 2016 e 2017, nell’ambito dell‘operazione “Terra Satis” al cui esito Vaccaro è stato condannato per corruzione continuata e altro nel 2020 dal Tribunale di Potenza.
La Procura della Repubblica aveva richiesto al Gip, già in fase cautelare, il sequestro preventivo di alcune somme nella disponibilità di Vaccaro, sequestro eseguito allora dalla Squadra Mobile.
Nel procedimento penale in questione erano stati accertati numerosi episodi posti in essere dall’uomo che, custode del Cimitero monumentale di Potenza, aveva indotto nel tempo persone interessate ad acquistare loculi presso il vecchio cimitero e pagarli, come se fossero in regime di monopolio, con cospicue somme di denaro in contanti. Dalle risultanze degli accertamenti patrimoniali effettuati è emersa una sproporzione patrimoniale del nucleo familiare riconducibile a Vaccaro rispetto alle dichiarazioni presentate. È stata, quindi, avanzata dal Tribunale di Potenza la richiesta di sequestro di prevenzione funzionale alla confisca di una serie di beni mobili (conti correnti) e immobili intestati a Vaccaro fino al raggiungimento del valore individuato sulla base della ritenuta pericolosità sociale dell’uomo, persona dedita a reati contro la Pubblica Amministrazione.
Il Tribunale ha, perciò, delegato la Divisione Anticrimine della Questura di Potenza ad effettuare un sequestro finalizzato alla confisca per la somma di 160mila euro (individuato come cifra dell’illecito arricchimento frutto delle condotte penali acclarate) da attingere, in via prioritaria, dai conti correnti intestati a Vaccaro e, in caso di incapienza, sequestrando integralmente o per parte i beni immobili a lui intestati.
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