Si è tenuta ieri sera presso il Centro Operativo di Padula un’interessante seduta del Consiglio dei Delegati del Consorzio di Bonifica, convocata dal presidente Beniamino Curcio per indire le nuove elezioni, stante l’imminente scadenza dell’attuale mandato. Il Consiglio ha deliberato di tenere le elezioni nel mese di aprile 2022, giusto il tempo per definire l’elenco degli aventi diritto al voto ed espletare gli adempimenti preliminari.
“Speravamo che si votasse con la nuova legge – dichiara Curcio – una legge di riforma importante ed innovativa che, da una parte, rilancia il ruolo dei Consorzi di Bonifica campani con l’attribuzione di nuovi compiti in materia ambientale, in aggiunta ai tradizionali ambiti della bonifica e dell’irrigazione e, dall’altra, rende più snelli gli organi di tali Enti non prevedendo più i tre membri di diritto della Provincia. Purtroppo l’iter legislativo della riforma non si è ancora concluso e per cui quasi sicuramente si voterà con la vecchia legge del 2003”.
All’ordine del giorno anche un altro importante argomento, ovvero “Informativa del Presidente sull’attività di programmazione e progettazione dell’Ente”. Curcio ha svolto un’ampia panoramica circa l’impegno progettuale portato avanti dal Consorzio negli ultimi tre anni. Si è parlato della Diga di Casalbuono, un grande progetto che è stato candidato per il finanziamento con un bando del Ministero delle Politiche Agricole e che merita di essere “sposato” dal territorio, dai Comuni e dalla stessa politica perché di grande impatto. Una progettazione integrata, strategica e di ampio respiro, che potrà rappresentare un punto di svolta per la nostra realtà socio-economica in quanto in grado di attenuare le annose problematiche degli eventi alluvionali nella piana, di estendere l’irrigazione nelle aree attualmente non servite, di produrre energia elettrica, di mettere in sicurezza il Fiume Calore-Tanagro, ma anche di recuperare l’agricoltura dei piccoli campi, di valorizzare le risorse ambientali e di dotare il territorio di un invaso collinare ad uso multipolo (idraulico, irriguo, ricreativo, antincendio, naturalistico).
Si è parlato poi di un altro importante progetto, “Lavori di ammodernamento e ottimizzazione dei sistemi irrigui”, dell’importo di 6.300.000 euro e che rientra nell’elenco delle opere già ammesse a finanziamento con i fondi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) gestiti dal Ministero delle Politiche Agricole nel decreto del 30 settembre. E ancora del progetto “Sistemazione idraulico-ambientale del Tanagro”, che sta molto a cuore al Consorzio, prevedendo interventi di messa in sicurezza del fiume di tipo strutturale, assolutamente indispensabili in relazione alle gravi ed evidenti criticità presenti, soprattutto in alcuni punti come Polla, Sassano, Sala Consilina, ma un po’ dappertutto lungo l’intera asta fluviale. “Abbiamo reso nuovamente cantierabile il progetto – dichiara Curcio – per l’importo di 11,6 milioni di euro ed abbiamo ‘spacchettato’ tale progetto in due lotti per avere più possibilità che alla prossima tornata ci venga finanziato dalla Regione con i fondi del dissesto idrogeologico almeno il 1° lotto di circa 6 milioni di euro”.
Non è mancato poi di sottolineare l’importanza di altre iniziative progettuali, come la “Ciclovia lungo il Tanagro”, progetto già finanziato dall’Ente Parco per circa 2,5 milioni di euro, e gli stessi interventi di “Manutenzione straordinaria lungo il Tanagro” che si dovranno fare in collaborazione con SMA Campania e le cui perizie finalizzate ad intervenire nei tratti di maggiore criticità sono state già definite dal Consorzio ed inviate alla Regione per l’importo complessivo di oltre 3 milioni di euro.
“La mia è stata una Presidenza monca – precisa Beniamino Curcio – perché abbiamo dovuto aspettare due anni per l’insediamento, in attesa che la Regione nominasse i membri di diritto. Tuttavia, in questi tre anni abbiamo dato impulso all’attività di progettazione per poter affrontare con orgoglio ed efficacia le sfide del futuro. Essenzialmente tre le ragioni per le quali abbiamo voluto porre al centro dell’azione di questa Amministrazione l’attività di programmazione e progettazione. In primo luogo per affrontare le gravi problematiche relative alla sicurezza idraulica del territorio, tanto reclamata giustamente dai cittadini. In secondo luogo per assicurare un servizio irriguo sempre più efficiente e meno costoso per gli agricoltori, mettendo in campo progetti di ammodernamento delle reti esistenti e di estendimento delle infrastrutture irrigue nei comprensori non serviti, soprattutto Atena Lucana, Polla, San Pietro al Tanagro, Sant’Arsenio e San Rufo. Ed infine per canalizzare sul territorio risorse finanziarie pubbliche per mantenere in efficienza funzionale gli oltre 600 km di reticolo idrografico, risparmiando, così, risorse del bilancio dell’Ente e creando i presupposti per abbassare le tariffe in favore dei consorziati”.