C’è non poca tensione a Lagonegro tra l’Amministrazione e i gruppi di opposizione per un’assemblea sul locale ospedale, prima richiesta da un coordinamento, poi fissata per martedì e successivamente rinviata qualche ora prima dell’inizio. Aspre polemiche da entrambe le parte e toni duri e decisi anche da Giovanni Santarsenio, capogruppo di “Lagonegro Bene Comune”.
L’incontro era stato richiesto da un coordinamento di cui fanno parte anche i gruppi di opposizione e altre componenti, tra cui le organizzazioni sindacali del comparto sanitario e le associazioni degli operatori della Sanità. Era stato fissato per il pomeriggio di martedì, anche alla presenza del direttore generale dell’Ospedale San Carlo, Giuseppe Spera, e dell’assessore regionale alla Sanità, Rocco Leone.
Mentre qualcuno si era già recato nella Sala consiliare per assistere all’incontro, giunge comunicazione di rinvio da parte del Comune. E si scatenano le polemiche. Tanto che si rende necessario l’intervento dei Carabinieri della Compagnia di Lagonegro, che raggiungono la Sala consiliare per far uscire le persone già presenti.
“Per mano del Presidente del consiglio Mango – ha dichiarato il consigliere Giovanni Santarsenio – si è sotterrata la storia democratica di Lagonegro, siamo stati identificati alla stregua di criminali, per la sola volontà di discutere dei problemi dell’Ospedale di Lagonegro. Il tutto è aggravato dalla circostanza che alla stessa ora e nello stesso luogo doveva tenersi una manifestazione pubblica annunciata da giorni. Se la Mango è in buona fede renda pubblica la comunicazione ai sensi del Tulps per la riunione con l’Assessore Leone poi rinviata, se questo documento non esiste allora è chiaro che si è trattato di un teatrino delle marionette ai danni della comunità di Lagonegro”.
Per il sindaco, Maria Di Lascio, e per il Presidente Federica Mango, il rinvio sarebbe dovuto solo ad improrogabili impegni dell’assessore Leone. Circostanza non avallata invece dalle opposizioni, che chiedono spiegazioni vista l’importanza del tema.