Questa mattina a Buonabitacolo è stata inaugurata l’opera simbolo dell’emigrazione, realizzata a “Largo dei Migranti” dagli allievi del Liceo artistico di Zurigo.
L’opera è nata dalla lavorazione di blocchi di tufo salentino trasformati in valigie contenenti gli oggetti che i migranti portavano con loro. Le valigie di tufo sono disposte in forma piramidale al cui vertice si scorge il viso di un uomo che scruta le nuove terre. La piramide non è lineare, ma sfalsata come a simboleggiare la tortuosità del percorso dei migranti.
Il progetto è nato dall’idea di Nicola D’Aguanno, cittadino buonabitacolese che ha vissuto in prima persona il fenomeno dell’emigrazione. Arrivato in Svizzera da giovane, Nicola ha lavorato presso l’istituto artistico, perciò, tornato nel suo paese natio, ha proposto all’Amministrazione Guercio di ospitare questi talentuosi ragazzi svizzeri.
Come spazio adatto ad ospitare l’opera è stato subito individuato “Largo dei Migranti”, un’area nei pressi del ponte Peglio, che è stato oggetto di risanamento e valorizzazione grazie al Protocollo di Intesa sottoscritto dal Comune di Buonabitacolo, dalla Comunità Montana e dal Consorzio di Bonifica.
“Siamo molto orgogliosi di restituire alla comunità uno spazio verde, fruibile e stimolante grazie all’opera d’arte lì collocata. – commenta Giancarlo Guercio – Gli operai della Comunità Montana che hanno fisicamente realizzato gli accessori in legno, la tettoia per il pergolato e tutti i lavori di bonifica. Si sono prodigati con impegno e passione per la bellezza del paese, quell’area prima era una discarica. Quest’azione oggi ci permette di restituire alla comunità uno spazio che prima non c’era”.
Il Sindaco ha rimarcato la volontà di tenere viva la memoria delle persone che avrebbero voluto vivere nel nostro territorio, ma che sono dovute andar via. “Largo dei Migranti” diviene testimonianza costante del transito di tante persone, di quelle che hanno necessità di andare e di quelle che invece hanno bisogno di accoglienza.
All’incontro di inaugurazione hanno partecipato, tra gli altri, Francesco Cavallone, presidente della Comunità Montana Vallo di Diano, Beniamino Curcio, presidente del Consorzio di Bonifica, i Carabinieri della Stazione di Buonabitacolo e i volontari del Servizio Civile.
“Questa è un’opera di interscambio di idee. – dichiara il presidente Cavallone – Oggi siamo davanti ad un’emigrazione intellettuale per cui chi parte può tornare nelle terre natie per restituire quelle innovazioni che ha acquisito altrove. Un plauso ai dipendenti della Comunità Montana che dedicano grande passione alle tante attività che svolgono”.
“L’opera inaugurata è il simbolo della sinergia tra tre Enti. – commenta Curcio – Il Consorzio che presiedo è intervenuto perché l’area valorizzata è a ridosso del fiume. Garantiremo l’irrigazione di questo spazio verde per renderlo sempre rigoglioso e idoneo alla scultura in tufo che ha un carattere culturale molto valido e perpetuo“.
Ad accompagnare i 20 studenti svizzeri, due insegnanti che hanno indirizzato e seguito i giovani durante il processo artistico. Per l’occasione è giunta a Buonabitacolo la Vice Preside del Liceo artistico di Zurigo Cinzia Vezzoni che ha rimarcato l’unicità dell’operazione artistica svoltasi nel paese. Il Liceo infatti da 30 anni ha un contratto di collaborazione con l’Italia, ma questa è la prima volta che un’opera d’arte creata da loro rimane stabilmente in un comune italiano; generalmente gli studenti portavano il manufatto a Zurigo.
L’evento si è concluso con la consegna di un attestato di benemerito ad ogni allievo-artista svizzero e a tutti gli operai della Comunità Montana.