Si è tenuta oggi pomeriggio a Polla la conferenza stampa di presentazione di “Lia non deve morire”, indetta dal Comune, dalla Pro Loco e dalla società internazionale di produzione GiKa. Il cortometraggio scritto da Valentina Morricone e Alfonso Bergamo verrà girato interamente a Polla coinvolgendo anche persone del posto.
I saluti iniziali sono stati affidati al sindaco Massimo Loviso che ha sottolineato come “quando qualche settimana fa è stato proposto di ospitare nel nostro territorio le riprese, abbiamo subito dato la nostra autorizzazione per fare tutto ciò che è necessario per la realizzazione. Un plauso all’iniziativa e un ringraziamento a tutti coloro che lavoreranno. La tematica che viene affrontata è importante e attuale, da questo punto di vista il messaggio che vuole lanciare la nostra Amministrazione è di apertura rispetto ad alcune importanti riflessioni sull’identità di genere. Ci auguriamo di avere anche un momento di promozione turistica delle nostre bellezze”. È intervenuto anche il presidente della Pro Loco Maurizio D’Amico che ha evidenziato la forte e vivace componente culturale di Polla.
“I binari sono sinonimo di viaggio e dobbiamo continuare quel viaggio interrotto dalla pandemia che ci ha stravolto – dichiara l’assessore con delega alla Cultura Giovanni Corleto – Il mondo dello spettacolo è quello che ha sofferto di più. I cinema e i teatri sono stati chiusi e gli artisti sono rimasti a casa. Grazie anche del messaggio che volete veicolare tramite il nostro territorio. Bisogna ripartire dalla cultura”.
Presente anche il produttore Giangi Foschini che ha evidenziato come grazie al produttore Giuseppe Esposito che gli ha fatto conoscere Polla ha deciso per un cambio location: “Non lo considero un cortometraggio ma un film cinematografico che dura 12 minuti”. Polla è stata scelta anche grazie all’intervento della Pro Loco che si è interfacciata con la produzione ed ha contribuito alla realizzazione del film.
Il regista Alfonso Bergamo ha raccontato che dopo un primo sopralluogo a Polla e dopo aver visto la Stazione con la locomotiva, identica a quella immaginata per il film, ha deciso di girare tutto il cortometraggio nella cittadina valdianese. “Ci avete accolto in modo incredibile – commenta il regista – La tematica purtroppo oggi è ancora considerata delicata. Siamo tutti diversi e non esiste la diversità. Quello diverso non si riconosce nel proprio sesso di nascita. Non parliamo di omosessualità ma di diversità di genere, del non riconoscersi nel sesso di nascita. E’ un problema se lo consideriamo tale. Dobbiamo supportare queste persone e devono essere accolte dalla società altrimenti il tasso dei suicidi evolve. Non possiamo perdere giovani, questo è il nostro futuro”.
Presenti gli attori Francesca Cellini e Mario Paradiso che hanno rimarcato l’importanza dei temi dell’accettazione di sé, dell’apertura, del bisogno di ascoltarsi di più e di ritornare a vedere l’individuo come essere umano. Sono intervenuti il produttore associato Giuseppe Esposito e il direttore della fotografia Daniele Poli.