Assoluzione con formula piena perchè il fatto non sussiste.
È questa la decisione del Tribunale di Potenza che ha assolto il giornalista Claudio Buono e il vicesindaco di Vietri di Potenza, Antonio Russo, dall’accusa di peculato, per vicende legate all’Associazione Volontari Protezione Civile Vietri di Potenza.
Si conclude così il processo penale nei confronti dei due, già presidenti dell’associazione, dopo il procedimento penale nato a seguito della denuncia di un candidato di una lista che aveva perso le elezioni amministrative a giugno 2017. La denuncia presentata a luglio 2018 nei confronti di Buono (all’epoca dei fatti presidente dell’associazione) e di Russo (ex presidente e poi volontario della stessa) riguardava l’utilizzo e la vendita di un’auto di proprietà dell’associazione. Il denunciante aveva chiesto al Tribunale di procedere contro i due volontari sia per l’utilizzo di un’auto dell’associazione (a dire dello stesso trasformata in uso personale, circostanza smentita durante il dibattimento) che della vendita della stessa al Russo. Durante il processo, composto da sei udienze davanti al Collegio A, le difese dei due imputati hanno ampiamente smontato tutte le accuse mosse sia dal denunciante che dal Pubblico Ministero che ha sostenuto l’accusa.
In particolare è stato dimostrato che l’auto non era solo a disposizione di Russo ma di tutta l’associazione, circostanza confermata da diversi testimoni intervenuti durante il processo.
Sempre durante le varie udienze, le difese hanno anche dimostrato di come l’auto non era funzionante e quindi necessitava di importanti interventi, tanto da decidere di alienarla e quindi venderla al Russo che si era proposto di accollarsi le spese. Nell’ambito del procedimento, sin dal rinvio a giudizio, i due imputati hanno scelto di non usufruire di alcuna possibilità per evitare di sottoporsi al giudizio, come ad esempio la messa alla prova, ma di affrontare il processo convinti della loro innocenza.
I due imputati sono stati difesi in giudizio dagli avvocati Emanuela Palmina Felitti e Francesco Sarno (per Buono) e avvocati Alessandro Singetta e Christian Giordano (per Russo). Ieri, a seguito dell’ultima udienza di discussione, il PM ha chiesto la condanna a 4 anni di reclusione e 6 anni di interdizione dai pubblici uffici. Il Collegio, presieduto dal giudice Rosario Baglioni nonché presidente del Tribunale Penale ha invece accolto in pieno le richieste delle difese di Buono e Russo, leggendo poco prima delle ore 16 il dispositivo di sentenza di assoluzione con formula piena.