“Sosteni…Amo le donne Afghane” il titolo del flash mob che ha avuto luogo ieri sera in Piazza Monsignor Antonio Forte a Polla.
L’evento è iniziato con un video di alcune studentesse afghane che intonano la canzone “Dohktar Astam” che in lingua pashtun significa “Io sono una ragazza” e la lettura di una poesia della poetessa afghana Nadia Anjuman, deceduta poco dopo il matrimonio a causa delle violenze subite dal marito.
“Era importante non restare indifferenti a quella che è la situazione che ha colpito la popolazione femminile e i bambini – dichiara l’assessore con delega alle Pari Opportunità Federica Mignoli – Siamo qui in un momento di unione, riflessione e condivisione per dire che non siamo indifferenti e possiamo lanciare un messaggio di grande vicinanza”.
E’ stata presentata anche l’organizzazione no profit italiana “Nove Onlus” che è stata fondata da esperti di cooperazione internazionale e con cui l’Amministrazione vuole dare avvio ad una raccolta fondi. La referente Paola Valitutti ha spiegato che la loro sede a Kabul è ancora aperta, in questi anni sono state formate 3000 donne e ora la priorità è capire come poter continuare il lavoro in Afghanistan. Ha sottolineato la necessità di non spegnere i riflettori su questa questione e il timore che si ricominci a parlare di altro e che il Paese venga abbandonato. Uno dei membri dell’associazione è Alberto Cairo, fisioterapista e referente della Croce Rossa in Afghanistan.
Sono stati anche letti dei pensieri sull’argomento, Francesco Zingarelli ha eseguito una coreografia da lui ideata mentre Vincenza Albano ha commosso i presenti interpretando la canzone “Nessuna conseguenza” di Fiorella Mannoia.
Presente anche il consigliere provinciale alle Pari Opportunità Giovanni Guzzo che ha sottolineato come “Polla dimostri non solo l’apertura ma anche la proiezione verso il mondo. E’ stata pioniera dell’accoglienza. Quando altri Comuni chiudevano le porte, Polla le apriva. La scelta dell’11 settembre credo non sia casuale perché credo che da lì è partita la deriva della condizione umana. Le scene di qualche settimana fa ci hanno turbato, in tutte queste immagini c’è la condizione dell’uomo che viene privato del senso di appartenenza e del suo essere uomo e donna. Tutto questo ci deve far reagire perché questi problemi sono vicino a noi e fanno parte della nostra storia. Oggi la violenza sulle donne è un aspetto primario. Quando parliamo di violenza sulle donne pensiamo a qualcosa che sta sopra di noi ma non è così. L’uomo non è superiore alla donna e la donna non è inferiore all’uomo. Le donne afghane in Italia non possono non essere accolte. Dobbiamo avere il sentimento umano dell’accoglienza e della fraternità”.
“Credo di essere fortunato perché sono alla guida di una squadra che è fortemente motivata e impegnata nelle iniziative che si vanno a realizzare – commenta il sindaco Massimo Loviso – Quando qualche settimana fa abbiamo parlato di questa iniziativa, anche sotto la spinta dell’ANCI e del Prefetto che chiedevano ai Comuni eventuali disponibilità ad accogliere donne afghane, il Comune di Polla ha subito detto sì e ha manifestato la possibilità di accogliere 10 donne. Questo a testimonianza di un impegno che prosegue e che continua su ciò che è stato fatto in passato accogliendo tanti giovani migranti. Sotto la spinta del passato vogliamo guardare al presente, al futuro e dare la nostra ospitalità alle donne afghane”.
Anche il sindaco ha ricordato il 20° anniversario dal crollo delle Torri Gemelle a New York e ha ricordato le vittime di quell’attacco terroristico.
La manifestazione si è conclusa con una coreografia di Tania Maltempo che ha coinvolto tutto il pubblico che si è alzato in piedi.