A vent’anni dall’attacco terroristico di Al Qaeda contro le Torri Gemelle a New York, che provocò la morte di 2.977 persone, il ricordo di quei momenti è ancora ben vivo nella mente soprattutto di chi fu testimone di quella tragedia.
Ognuno ha il suo ricordo personale di quei momenti indescrivibili, con le immagini ancora ben fissate negli occhi. Una tragedia che ha cambiato il corso della storia dopo che quei 19 terroristi al comando di Osama Bin Laden riuscirono a dirottare quattro aerei di linea con numerosi passeggeri a bordo, due dei quali si schiantarono, a pochi minuti di distanza l’uno dall’altro, contro le Torri Gemelle del World Trade Center di New York.
“Fu una tragedia immane – ricorda Rocco Manzolillo, presidente del Club San Cono di New York, una delle società di immigrati italiani tra le più importanti su tutto il territorio degli States – Purtroppo anche la comunità teggianese, nell’occasione, pagò un prezzo altissimo, a causa della morte di un suo giovane concittadino, morto nel crollo delle Torri gemelle. Cono Gallo, infatti, ultimo dei tre figli dei nostri amici Raffaela ed Emilio, aveva solo 30 anni, risultò tra le vittime di quell’attentato e per tutti noi la ferita è ancora aperta. Io quel giorno mi trovavo al lavoro e per fortuna nessuno dei miei familiari si trovò nei pressi del Word Trade Center al momento dell’attentato, però la paura, mista al dolore ed all’angoscia, fu veramente tanta”.
Il ricordo di quella tragedia è ben vivo anche nella mente di Cono Morena, anche lui di origini teggianesi, segretario dell’associazione cattolica che porta il nome del Santo protettore di Teggiano.
“Quello che stava succedendo dall’altra parte della città io l’ho vissuto praticamente in diretta – racconta Cono Morena – Ricordo che ero alla guida della mia autovettura quando vidi le fiamme avvolgere la prima delle due torri. Quando arrivai all’uscita del Ponte di Brooklyn ricordo che il traffico era completamente bloccato perché la strada era invasa soltanto da ambulanze e dai mezzi dei Vigili del Fuoco. Fermo sull’autostrada, vidi davanti ai miei occhi il crollo di entrambe le torri. Feci inversione di marcia per dirigermi verso il Queens, preso dalla paura, e davanti ai miei occhi ho visto scene raccapriccianti di persone che scappavano a piedi in fuga da Manhattan. Fui catturato dall’ansia e dalla paura ed il primo pensiero fu quello di contattare mia moglie, i miei figli ed i miei parenti per accertarmi che non si trovassero nei pressi delle Torri Gemelle. Attimi di paura indescrivibili che non si cancelleranno mai dalla nostra mente”.
Per la cronaca, insieme a Cono Gallo, nell’attentato terroristico persero la vita anche Jody Tepedino, di 39 anni, originario di Padula, Angelo Amaranto e Joseph Vilardo, originari di Sacco.