Il sindaco di Rofrano, Nicola Cammarano, e il responsabile dell’Area Tecnica sono iscritti nel registro degli indagati della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vallo della Lucania per reati ambientali.
Secondo quanto riporta il quotidiano “Il Mattino”, gli avvisi di indagine sono partiti a seguito di un’indagine portata avanti dalla Guardia Costiera di Palinuro e dai Carabinieri della Stazione di Laurito. Gli accertamenti hanno consentito di riscontrare gravi carenze all’impianto di depurazione e alla rete fognaria del comune di Rofrano.
Per questo motivo il primo cittadino e il responsabile dell’Area Tecnica dovranno rispondere di abuso di ufficio, scarico senza autorizzazione, getto di cose pericolose e danneggiamento del patrimonio ambientale.
“Ieri mattina mi è stato notificato dai militari della Guardia Costiera e dei Carabinieri di Laurito l’avviso di conclusione delle indagini avviate a seguito di diversi esposti fatti dai soliti personaggetti per i lavori di realizzazione della rete fognaria – spiega il sindaco Cammarano -. Come già per il passato, quando da stanze fosche partivano ricorsi per i lavori di sistemazione del Municipio, per il completamento dell’asilo nido, per la realizzazione dei muretti a secco, per i lavori di sistemazione idraulica di Vallone Cupo, per la manutenzione della strada Rofrano/Sanza, per il completamento del Rifugio in località Croce, anche questa volta con una serie di ricorsi indirizzati alla Procura, alla Regione e Prefettura cercheranno di bloccarci sui lavori della fognatura. Questi inutili signori che si spacciano per tutori della cosa pubblica, ma in realtà agiscono per miserabili interessi personali: qualcuno che per 15 anni ha stazionato dalla mattina alla sera sul Comune ad abbrancare incarichi professionali, qualcun altro a recriminare appalti che gli spettavano per diritto divino a dispetto di sentenze di TAR e Consiglio di Stato, altri ancora che pur lavorando nella migliore impresa del mondo, a detta loro, e oggi che non ci lavorano più, hanno dissotterrato l’ascia di guerra immolandosi per i propri comodi a nobili ideali ambientalisti. A questi signori rispondiamo che, come in passato abbiamo portato a compimento tutti i lavori sopra menzionati, di stare sereni. Noi abbiamo iniziato i lavori delle fognature e con la solita determinazione noi li termineremo, voi invece come sempre farete un buco nell’acqua“.