“Per aver, con felice esperimento, rilanciato la forma letteraria del romanzo storico, originalmente superando la dimensione della mera ambientazione per approdare alla storicità di struttura e riproducendo con assoluta fedeltà eventi e scansioni temporali, senza rinunciare all’introspezione psicologica dei personaggi”. Con questa motivazione la commissione giudicatrice, presieduta da Franco Maldonato, ha deciso di conferire il Premio Rugarli 2021 al romanziere, saggista e docente universitario Antonio Scurati.
La cerimonia si è svolta nello spazio antistante il Cenobio basiliano di San Giovanni a Piro, alla presenza dell’autore, della vedova dello scrittore Giampaolo Rugarli, di Maldonato e del sindaco Ferdinando Palazzo. Il premio rientra nell’ambito degli eventi culturali di “Storie… in Piazza”, kermesse organizzata dal Comune di San Giovanni a Piro, in collaborazione con il polo museale e con l’associazione culturale “Oltre Pisacane”.
Napoletano di nascita, docente di letterature comparate e di creative writing all’Università IULM, editorialista del Corriere della Sera. Esordisce nel 2002 con “Il rumore sordo della battaglia”. Del 2018 è “M. Il figlio del secolo”, primo romanzo di una trilogia dedicata al fascismo e a Benito Mussolini con cui si aggiudica il Premio Strega 2019 e di cui è in corso la traduzione in quaranta Paesi per poi diventare una serie televisiva.
“Mi fa piacere ricevere questo premio perché Rugarli era ed è uno scrittore vero – ha sottolineato Scurati nel suo intervento – Chi di noi francamente può osare, immaginare di essere consegnati alla posterità di questi tempi? Viviamo in un’epoca che non ha più davanti a sé posterità. Chi fa lo scrittore non può scrivere soltanto per i contemporanei”.
Giampaolo Rugarli, scomparso nel dicembre del 2014 ed al quale dal 2016 questo premio è dedicato, vinse il Piero Chiara nel 1992 con il romanzo “Il punto di vista del mostro”, il Premio Mondello nel 2006 con “I giardini incantati” e fu finalista al Premio Strega nel 1991 con “Andromeda e la notte”.