In seguito al grosso rogo che ha preso di mira sabato scorso località San Francesco a Caggiano e alla conseguente denuncia per incendio boschivo di un uomo che indossava la divisa di un’associazione ambientalista e che aveva nel bagagliaio della sua auto delle taniche che avevano contenuto olii e carburante, la Guardia Nazionale Ambientale, nella persona del Dirigente Interregionale Centro-Sud Antonio D’Acunto, si dissocia da quanto accaduto.
“La persona indagata non è una guardia giurata della Guardia Nazionale – specifica D’Acunto – non è un pubblico ufficiale della GNA, ma è un semplice aderente cosí come è anche iscritto ad altre associazioni di carattere venatorio. Per tutti i danni di immagine ci costituiremo parte civile”.
Da indagini esperite nell’immediatezza sui luoghi colpiti da incendio, i Carabinieri Forestali della Stazione di Polla ne hanno rilevato la matrice dolosa e hanno saputo che poco prima del verificarsi dell’incendio, in prossimità delle aree incendiate, era stato scorto un uomo riconoscibile da una divisa grigia e a bordo di un’auto. La pattuglia ha avviato la ricerca in località “Tufariello” a Salvitelle ha fermato un veicolo corrispondente a quello ricercato: il conducente indossava una divisa grigia con i segni identificativi dell’associazione nazionale di volontariato in materia ambientale.
Alla richiesta di fornire dettagli e spiegazioni circa la sua presenza nei pressi dell’area dell’incendio e dopo il comportamento titubante dell’uomo e le risposte contraddittorie fornite, i militari hanno perquisito il bagagliaio in cui erano presenti diverse taniche vuote contenenti residui di olii e carburanti mentre all’interno dell’abitacolo sono stati scoperti strumenti idonei all’accensione del fuoco.
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