I militari della Stazione Carabinieri Forestale di Polla, durante lo svolgimento di servizi di prevenzione e repressione degli incendi boschivi, si sono recati in località “San Francesco” a Caggiano per verificare un grosso incendio che si è sviluppato nella giornata di sabato e avviare le indagini del caso.
Dalle indagini esperite nell’immediatezza sui luoghi colpiti dal rogo, i militari hanno rilevato la matrice dolosa e sono venuti a conoscenza che poco prima del verificarsi dell’incendio ed in prossimità delle aree incendiate era stato visto nei paraggi un uomo riconoscibile dagli abiti, con una divisa grigia, e a bordo di un’auto di modello e colore individuati.
La pattuglia ha avviato una pronta ricerca dell’uomo e del veicolo e, dopo un’accurata ricerca, in località “Tufariello” a Salvitelle hanno fermato un’auto corrispondente a quella ricercata. All’atto del controllo, il conducente indossava una divisa grigia con i simboli di una nota associazione nazionale di volontariato in materia ambientale. Alla richiesta di fornire dettagli e spiegazioni circa la sua presenza nei pressi dell’area di insorgenza dell’incendio e a seguito del comportamento titubante dell’uomo e delle risposte contraddittorie fornite, i militari hanno perquisito il veicolo e all’interno del bagagliaio erano presenti diverse taniche vuote contenenti residui di olii e carburanti mentre nell’abitacolo vi erano strumenti idonei all’accensione del fuoco.
Sentita la Procura della Repubblica di Lagonegro, i militari hanno sequestrato i reperti oltre al cellulare dell’uomo e agli abiti indossati al momento del controllo per gli approfondimenti investigativi e lo hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria per il reato di incendio boschivo come previsto dall’art. 423 bis del codice penale.
L’incendio scaturito dal gesto ha assunto nelle ore successive all’accensione vaste proporzioni ed ha percorso circa 500.000 metri quadrati.
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