Angelo Vassallo, un nome pronunciato e sentito pronunciare una miriade di volte. Un simbolo di lotta per la legalità e a difesa dell’ambiente. Il suo modello amministrativo diventerà una scuola di formazione per i giovani amministratori, per la classe dirigente del futuro, gli ideali da sempre perseguiti dal Sindaco Pescatore troveranno finalmente concretizzazione attraverso le nuove generazioni.
Il 3 e 4 settembre a Pollica 15 giovani tra i 18 ed i 38 anni saranno selezionati attraverso un’attenta valutazione dei curricula e della spinta motivazionale espressa nella lettera di presentazione che dovrà accompagnare la candidatura per la scuola a numero chiuso che si caratterizza per il forte carattere laboratoriale. Due giorni di alta formazione dedicati interamente alla politica amministrativa e al diritto amministrativo per iniziare a muoversi nella complessa macchina delle istituzioni e trasformare le idee in progetti concreti, attraverso il confronto con amministratori di lungo corso, specializzati in discipline differenti, provenienti da tutta Italia. Tra i tutor, ad honorem, anche l’avvocato Gerardo Spira, che ha lavorato fianco a fianco con il Sindaco Pescatore Angelo Vassallo come suo segretario generale, artefici insieme della grande trasformazione illuminata e della rivoluzione culturale realizzata a Pollica. L’uomo che più di tutti ha incrociato la sensibilità, la passione e le idee pioneristiche di Vassallo, che hanno contribuito a riportate Pollica, il Cilento e la Dieta Mediterranea nel mondo.
Il bando, consultabile sul sito e sulle pagine social della Fondazione Vassallo, si chiuderà il prossimo 25 agosto.
In assenza di capi d’imputazione pendenti e di procedimenti penali a carico (conditio sine qua non per la partecipazione al bando), chi ha un’età compresa tra i 18 ed i 38 anni può inviare una mail con certificato documento d’identità e curriculum vitae all’indirizzo fondazionevassallo@gmail.com.
Una scuola per comprendere come funziona il sistema politico, amministrativo ed economico italiano. Per conoscere come funziona la Pubblica Amministrazione, dai livelli centrali dello Stato sino alle amministrazioni comunali. Per capire quali sono le leve economiche e finanziarie del nostro Paese. Per acquisire gli strumenti utili a una partecipazione attiva e responsabile alla vita politica nazionale ed internazionale. Per approfondire le proposte alternative ai modelli comunali attuali. Gli amministratori locali sono quelli che hanno a che fare ogni giorno con le esigenze dei cittadini, con le esigenze del territorio, i Comuni. Sono le istituzioni di prossimità con la cittadinanza e la comunità e sono quelle che si fanno carico di tutti i problemi, anche oltre le loro competenze. È necessario fare rete affinché si capisca che un’agenda urbana seria che rilanci il ruolo dell’autonomia è assolutamente fondamentale, soprattutto per il sud, dove abbiamo un problema serio a causa delle difficoltà finanziarie. Se si riesce ad offrire più servizi, soprattutto nelle zone di montagna, forse si può contribuire a ridare più dignità ai diritti umani.
“Istituire a Pollica la Scuola per Giovani Amministratori significa continuare a fare ‘Sconzajuoco’, a rompere il gioco – sottolinea Dario Vassallo – Il nostro obiettivo è avvicinare i giovani alla Bella Politica, è un compito arduo, ma dobbiamo farlo, soprattutto in un momento storico come questo dove i punti cardinali della politica nazionale hanno perso il loro magnetismo. Questo nostro fare, questo nostro agire è Rivoluzione. Esempio di buona amministrazione, basata su principi e valori saldi, il modello politico Vassallo è il punto di partenza di FUTURA 2025, ideata e organizzata dalla Fondazione”.
Dotarsi, quindi, degli strumenti necessari per una lettura critica e consapevole dell’attuale società e dei suoi processi rappresenta un’esigenza fondamentale per lo sviluppo dei nostri territori in questo mondo che cambia. Soprattutto in questo periodo nel quale l’amministratore locale è sempre più figura di riferimento per i cittadini, puntare sui giovani amministratori è centrale per gli effetti positivi che produrrà nel futuro. “Non è solo il PNRR che lo chiede, con la sua transizione verde e la transizione digitale – continua Vassallo – È il sistema Paese in tutti i suoi settori che ha bisogno di una nuova classe dirigente giovane, con un bagaglio culturale solido. È dal basso quindi, dalle Province e dai Comuni, che dobbiamo partire per recuperare il terreno perso e coltivare i dirigenti del domani”.