Sarà intitolato a Rocco Petrone, figlio di emigranti di Sasso di Castalda e morto nel 2006, il centro di controllo del Kennedy Space Center di Cape Canaveral. Fu Petrone, in qualità di direttore di tutte le operazioni di lancio della base spaziale, a dare il via alla missione Apollo 11 che portò l’uomo sulla Luna.
A comunicarlo la neo direttrice del centro spaziale Janet Petro attraverso una lettera inviata all’associazione degli ex dipendenti della Nasa nella quale ricorda il decisivo contributo dato da Petrone alla grande avventura della conquista dello spazio: l’ingegnere di origini lucane fu il realizzatore, assieme alla sua squadra di circa 500 tecnici, del centro di controllo. Per questa ragione l’associazione degli ex dipendenti, che ha tra le sue fila anche alcuni suoi ex collaboratori, aveva avanzato la richiesta nel 2019, in occasione delle celebrazioni del cinquantesimo anniversario della missione Apollo 11. Proprio in quell’anno la figura di Petrone è stata riscoperta, grazie anche alla pubblicazione della biografia dello scienziato nel volume del giornalista Renato Cantore dal titolo “Dalla terra alla luna. Rocco Petrone, l’italiano dell’Apollo 11”, edito da Rubbettino.
“L’intitolazione a Rocco Petrone rappresenta un motivo di orgoglio per tutti i lucani, soprattutto per la comunità di Sasso di Castalda, il paese da cui i genitori partirono per trasferirsi negli Usa – ha dichiarato il presidente della Regione Basilicata Vito Bardi –. Questa intitolazione rappresenta il giusto e meritato riconoscimento alla persona che coordinò il programma Apollo e grazie al quale l’uomo mise piede sulla luna. A giudicare dai tanti progressi fatti dalla scienza fino ad oggi, si potrebbe dire che l’esplorazione dello spazio iniziò con il famoso ‘go’ di Rocco Petrone senza il quale probabilmente non ci sarebbero stati oggi i lanci su Marte e le ripetute missioni sulla luna. Dalla Basilicata un grande grazie alla neo-direttrice del centro spaziale, Janet Petro, che ha risposto positivamente alle richieste dell’associazione degli ex dipendenti della Nasa, e al giornalista lucano Renato Cantore, che con il suo libro ci ha fatto conoscere da vicino la straordinaria personalità di Rocco Petrone e le qualità dell’identità lucana”.