“Il destino economico e la vocazione territoriale della Piana del Sele si decidono tra i cittadini, con le comunità. Non si possono calare dall’alto scelte che mutano l’identità dei luoghi e ne trasformano le prospettive di sviluppo”.
Lo ha detto il deputato di Liberi e Uguali, Federico Conte, in relazione alle due centrali Terna che dovrebbero venire collocate nella provincia di Salerno e su cui il parlamentare ha presentato un question time al Ministro Cingolani.
“Collocare questi due impianti al centro della Valle del Sele infliggerebbe una ferita insanabile al territorio, colpito in una vocazione agrituristica che meriterebbe maggiore considerazione rispetto anche alle Missioni 1 e 2 del Pnrr che parlano di riconversione ecologica e di digitalizzazione della filiera agroalimentare – dichiara – Di qui, l’importanza che in quell’area si realizzi, in luogo di impianti invasivi, quel polo agroalimentare programmato e finanziato dalla Giunta regionale Bassolino qualche anno fa. Un’area peraltro prossima a quella dove dovrebbe essere realizzata la stazione della linea Napoli-Reggio Calabria dell’Alta velocità e capacità ferroviaria e omogenea a quella dove insistono aree archeologiche, parchi nazionali, centri storici che possono disegnare un perimetro di opportunità territoriali in una nuova idea di turismo lento. In ballo c’è anche una grande questione ambientale. Le associazioni hanno sollevato preoccupazione per l’inquinamento elettromagnetico mentre tutta la zona risente ancora delle ferite inferte da una scellerata gestione del Piano integrato di gestione dei rifiuti solidi urbani”.
“La nostra opposizione è totale, non strumentale, sostenuta da un disegno alternativo di sviluppo e futuro per la difesa non solo di una terra, ma della sua vocazione e della sua identità” conclude.