Il sindaco di Sant’Arsenio Donato Pica ha firmato un’ordinanza per regolamentare e disciplinare la concessione e l’erogazione dell’acqua per usi domestici ed extradomestici per un utilizzo razionale, proficuo e corretto.
L’ordinanza si è resa necessaria considerata la stagione estiva e la situazione di perdurante assenza di precipitazioni che impongono il rigoroso contenimento del consumo dell’acqua potabile e la sua limitazione agli usi consentiti dalle condizioni generali e speciali dei contratti di somministrazione, al fine di migliorare la resilienza del sistema di approvvigionamenti e di amministrare al meglio la risorsa in vista di possibili situazioni emergenziali.
Per tutti gli utenti del pubblico acquedotto, fino al 30 settembre, è vietato il prelievo e l’impiego dell’acqua potabile per il lavaggio di cortili, piazzali e veicoli. E’ vietato utilizzare l’acqua proveniente dall’acquedotto per innaffiare piante, orti e giardini o per riempire piscine, fontane ornamentali e vasche da giardino.
Si può, invece, utilizzare l’acqua della rete idrica per i servizi pubblici, di igiene urbana e per tutte le attività economiche specificatamente autorizzate per le quali necessita l’uso di acqua potabile.
L’Amministrazione invita i cittadini a limitare al minimo il consumo dell’acqua potabile e non lasciare aperte le fontanelle pubbliche al fine di evitare gli sprechi. E’ anche consigliato di montare nei rubinetti gli appositi dispositivi frangi-getto che tramite la miscelazione di acqua e aria consentono un risparmio del 50%, di non utilizzare acqua corrente per il lavaggio di piatti e verdure ma utilizzarla solo in fase di risciacquo, di preferire la doccia al bagno perché consente un risparmio fino al 75%, di controllare il corretto funzionamento dei propri impianti idrici ed irrigui al fine di individuare eventuali perdite, di usare lavatrici e lavastoviglie sempre a pieno carico, di non far scorrere acqua in modo continuo durante il lavaggio dei denti o la rasatura della barba, di utilizzare l’acqua di lavaggio di frutta e verdura per innaffiare le piante.
Tutti i trasgressori riceveranno una sanzione amministrativa che va dai 25 ai 500 euro. In caso di necessità l’Amministrazione potrà estendere il divieto di prelievo ad altre utenze extradomestiche.