Libera Basilicata si costituisce parte civile nel processo contro Eni.
Giovedì 1 luglio a Potenza si terrà l’udienza presso il Gup che riguarda la multinazionale del petrolio ENI accusata di disastro ambientale. L’associazione Libera ha chiesto di potersi costituire parte civile.
“Ricordiamo che Eni (con diversi funzionari) è stata condannata in primo grado nell’ambito del processo sulle estrazioni petrolifere in Basilicata – spiega Libera – Il Tribunale di Potenza ha condannato a pene comprese tra i 16 e i 24 mesi di reclusione i vertici dell’Eni di Viggiano nel processo sulla gestione di reflui del Centro olio Val d’Agri. La vicenda portò al sequestro, durato circa quattro mesi, del Centro Oli di Viggiano e l’accusa riguardava l’improprio smaltimento dei rifiuti prodotti. Tra gli obiettivi di Libera da sempre vi è anche la tutela ambientale e, in particolar modo, il sostegno ai cittadini attivi per la lotta alla legalità e alla difesa dei territori. Libera da anni si impegna concretamente contro gli abusi di potere di chi tradisce i propri doveri nell’espletamento delle funzioni pubbliche”.
Per Libera “costituirsi parte civile è un’azione di civiltà fondamentale per riprendere la dignità violata da tanti, troppi anni, di inerzia, opportunismi, collusioni e connivenze consumati sulla pelle dei cittadini. È importante guardare in faccia e capire le grandi responsabilità di coloro che vengono processati e l’enorme danno che hanno fatto alla società, alla comunità e al Paese’’.