Dopo oltre due mesi e mezzo si è conclusa con un lieto fine la scomparsa del 28enne Marco Ghedini, residente in provincia di Rovigo. Il suo ritrovamento è avvenuto a Lauria nella serata di ieri ad opera dei Carabinieri della locale Stazione.
Allo stesso tempo è stata messa la parola fine anche al lungo periodo di sofferenza che ha segnato i familiari e i genitori i quali oggi, presso la caserma sede della Compagnia Carabinieri di Lagonegro, hanno potuto riabbracciare il figlio, dopo averne denunciato la scomparsa, segnalata anche attraverso la nota trasmissione televisiva “Chi l’ha Visto?”, mediante la diffusione della fotografia e di notizie utili per ritrovarlo.
Tra le giornate di ieri e domenica due segnalazioni telefoniche sono pervenute al Numero Unico di Emergenza 112 dell’Arma, attestato presso la Centrale Operativa della Compagnia, nel corso delle quali veniva indicata la presenza lungo le arterie stradali della zona di un ragazzo che, apparso in maniera alquanto trascurata, sembrava vagasse senza meta. A queste, intorno alle 20 di ieri sera, è seguita un’altra simile comunicazione in cui una donna ha riferito del giovane che sarebbe stato visto a Lauria, ritenendo che potesse trattarsi dello stesso segnalato come scomparso dalla trasmissione di Rai 3.
Le immediate ricerche dei Carabinieri, mentre stavano svolgendo un servizio di controllo del territorio, hanno sortito l’effetto sperato, tanto che di lì a pochi minuti Marco Ghedini è stato individuato lungo la SP 45 in contrada Gremile verso le 20.30. Nell’aspetto era particolarmente trasandato e provato, in precarie condizioni igieniche, inoltre non riusciva a fornire indicazioni utili circa i motivi della sua presenza, senza avere con sè alcun documento e fornendo generalità non esatte.
Uno dei due militari intervenuti, che segue spesso la trasmissione televisiva, nel volto del ragazzo ha colto effettivamente tratti somatici molto simili all’immagine della persona da ricercare, la cui vicenda era stata commentata da “Chi l’ha Visto?”. Prima ancora di dare corso a tutti gli accertamenti, i Carabinieri hanno attivato i soccorsi del servizio sanitario 118, il cui personale ha trasportato il giovane presso l’ospedale di Lagonegro, dove è stato sottoposto alle cure del caso per poi essere dimesso, accolto e ristorato presso la Compagnia di Lagonegro, così da completare le verifiche sul suo conto.
Dopo aver preliminarmente consultato eventuali profili social del giovane, per rilevarne notizie identificative utili, dopo avere inviato la fotografia ai genitori per certificarne il riconoscimento, i militari dell’Arma hanno potuto informare, oltre alla famiglia, i vari uffici e istituzioni che nel tempo avevano attivato e condotto le ricerche, evidentemente difficili ed articolate proprio perché Marco Ghedini è stato rintracciato in un luogo ben distante dal suo domicilio e dai suoi interessi. La sua scomparsa era stata denunciata presso la Stazione Carabinieri di Castelmassa (Rovigo) il 23 marzo scorso.
Non si può che sottolineare la gioia e la soddisfazione dei genitori, insieme ai Carabinieri, per la positiva conclusione della vicenda, il cui epilogo si è registrato proprio presso la Caserma dell’Arma di Lagonegro, dove il padre e la madre si sono precipitati, al termine di un lungo viaggio dal Nord, per riavere con sé il figlio e ringraziare gli uomini della Benemerita insieme a coloro che hanno collaborato e contribuito affinché ciò fosse possibile.