Questa mattina, nei locali del Teatro Comunale “F. Stabile” di Potenza, il Ministro della Salute Roberto Speranza, il Prefetto di Potenza Annunziato Vardè ed il sindaco del Comune di Tito Graziano Scavone hanno consegnato l’onorificenza di “Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana” a Luigi Pepe, cittadino titese Appuntato Scelto dell’Arma dei Carabinieri.
“Per me e per tutta la comunità di Tito che mi onoro di rappresentare è un piacere ed un orgoglio profondo conferire questa onorificenza così prestigiosa ad un nostro amato concittadino che si è distinto nella carriera e nella vita per i suoi meriti speciali – ha dichiarato il sindaco del Comune di Tito Graziano Scavone –. Colgo questa occasione così gradita per ringraziare sentitamente il Comando Stazione di Tito e l’Arma dei Carabinieri per l’impegno nel garantire l’ordine e la sicurezza alla cittadinanza, soprattutto in questo periodo di pandemia globale. Ci tengo a testimoniare la mia gratitudine completa per la vicinanza che l’Arma ha sempre dimostrato nei confronti delle comunità locali, segno inequivocabile di senso di appartenenza di una istituzione territoriale irrinunciabile”.
Il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, ha tenuto un discorso nel quale ha sottolineato che “la premiazione arriva, come sappiamo, in un momento molto speciale. Dal mese di febbraio dello scorso anno siamo costretti, noi come nel resto del mondo, a confrontarci con la pandemia, con il contagio da Covid-19 che in tutto questo periodo ha messo in ginocchio le nostre famiglie, i nostri lavoratori, le nostre imprese. Da quel momento abbiamo dovuto fare i conti con una emergenza sanitaria mai conosciuta prima e che ha messo in evidenza le criticità del nostro sistema della salute e dei modelli di sviluppo che avevamo intrapreso in ogni angolo del mondo. Una pandemia che ha toccato in modo profondo la nostra sensibilità, le nostre famiglie, i nostri affetti”.
“Vale assolutamente la pena di ricordare che la Basilicata ha pianto fino ad oggi 574 persone – continua – A loro e alle loro famiglie oggi deve andare il nostro pensiero. Le ricorderemo ancora, le ricorderemo per sempre. Così come ricorderemo per sempre l’impegno profuso da tutto il personale sanitario che, con spirito di abnegazione, ha seguito e curato i tanti lucani colpiti dal virus. Ecco perché le onorificenze che consegniamo oggi hanno un valore speciale. Perché è il riconoscimento al merito di persone che nell’arco della loro vita professionale e sociale si sono distinte nei loro campi, evidentemente anche in un contesto così complicato come quello che abbiamo attraversato in questo anno e mezzo”.
“Oggi finalmente intravediamo la luce in fondo al tunnel grazie alla campagna di vaccinazione che procede spedita – conclude – siamo la seconda regione in Italia per immunizzazioni avendo somministrato la seconda dose al 23% della popolazione”.