Nei giorni scorsi è stata segnalata una diminuzione sensibile delle donazioni di sangue che, in prossimità della stagione estiva, rischia di calare ulteriormente.
Un’emergenza che, tra l’altro, ha spinto anche alcuni esponenti politici a rivolgere un’interpellanza alla Giunta regionale per chiedere di adeguare anche i piani vaccinali regionali permettendo l’adesione regolare dei donatori.
Nel Vallo di Diano e, precisamente presso l’Unità di Medicina Trasfusionale dell’ospedale “Luigi Curto” di Polla, fortunatamente, la situazione sembra essere sotto controllo anche in vista dell’imminente estate.
A testimoniarlo è la dottoressa Elisa Focarile, responsabile del Centro: “Possiamo dire che i donatori non mancano – racconta – la risposta è sempre positiva e non riscontriamo grosse esigenze”.
Giornate ricche tra il lavoro in Ematologia e le varie cure dei pazienti: “Lavoriamo tantissimo – spiega ancora la dottoressa – e, ad oggi, le richieste dai reparti sono tantissime ma riusciamo a sopperirle. Per le trasfusioni non abbiamo bisogno di appoggiarci ad altri”.
Un risultato reso possibile soprattutto dalle tante persone che quotidianamente decidono di donare il sangue e offrire il proprio prezioso contributo: “Le persone sono tante ma, aggiungerei, potremmo fare di più se non fosse per la carenza di personale medico che, purtroppo, colpisce anche noi”.
Dunque, con un numero ridotto di medici, il presidio riesce a mantenere alto il numero delle donazioni. Nel centro, occorre sottolineare, sono presenti solo due unità.
Una situazione, quindi, che evidenzia ancora una volta le forti potenzialità del presidio valdianese spesso però non supportate dalla presenza di personale.
“La mole di lavoro è tanta e copre l’arco delle 24 ore – conclude la dottoressa – è una situazione abbastanza complessa ma continuiamo a garantire la nostra presenza”.