“Officina del Lavoro” è la rubrica di Ondanews a cura della dottoressa Mariagrazia Stabile, psicologa del Lavoro e delle Organizzazioni. Nasce dall’idea di creare uno spazio in cui le persone alla ricerca di lavoro possano chiedere consigli e suggerimenti su come migliorare il curriculum vitae, la lettera motivazionale oppure come sostenere un colloquio, quali domande porre e in che modo. Allo stesso tempo si vuole dare spazio anche alle aziende che hanno una posizione aperta da molto tempo senza che riescano a trovare la risorsa adatta.
- Salve dottoressa, mi chiamo T. e vorrei candidarmi per un lavoro dove ho accumulato molta esperienza negli ultimi anni, il problema è che ho sempre lavorato senza un regolare contratto. Secondo lei possono comunque essere inserite nel curriculum questo tipo di esperienze citando il datore di lavoro? O sarebbe meglio parlare solo dell’attività che ho svolto? La ringrazio e spero tanto di poter ricevere una risposta a questo mio dubbio.
Caro T. il tuo è un dubbio assolutamente legittimo. La prima cosa che mi sento di dirti è che non devi sentirti in difetto per questo, l’unico che ha sbagliato è il tuo ex datore di lavoro che ti ha chiesto di lavorare senza metterti in regola. All’interno del curriculum puoi inserire sia l’azienda che la mansione senza problemi, mentre non sei tenuto a specificare anche il tipo di contratto. Quello che potrebbe accadere è che il selezionatore ti chieda maggiori informazioni in fase di colloquio, ad esempio potrebbe chiederti come mai non ti hanno rinnovato il contratto, in quel caso puoi semplicemente sottolineare che si trattava di una “collaborazione” per far capire in maniera elegante che non c’era nessun contratto. Ti consiglio di inserire questo tipo di esperienze solo se sono attinenti e numerose rispetto alla posizione per la quale ti stai candidando. In ogni caso ricordati che alle aziende non interessano i tuoi precedenti contratti, ma le competenze che hai acquisito.
- Buonasera dottoressa, sono V., mi piacerebbe avere qualche consiglio sui dati personali e di contatto da inserire all’interno di un curriculum. Ho sempre il dubbio di non aver inserito quelli giusti o che siano troppo pochi. Grazie!
Caro V. ti confermo che spesso leggo curricula in cui mancano i dati più importanti mentre sono stati inseriti dati inutili ai fini della candidatura, quindi grazie per la domanda. La prima cosa da inserire è sicuramente il nome completo e il cognome, nel caso in cui non siano ben distinguibili è utile inserire la dicitura “nome…” e “cognome…”. Subito dopo inserisci la tua data di nascita e il luogo in cui vivi (poco importa se sia domicilio o residenza, i recruiter vogliono solo sapere quanto dista casa tua dall’azienda). Assicurati di indicare un recapito telefonico dove sei sempre reperibile e una e-mail formale, preferibilmente con nome.cognome@ (niente forzanapoli@ o chicca@). E’ utile, ma non obbligatorio, indicare il contatto skype e il link per trovarti su linkedin. Alcuni annunci ricercano espressamente persone automunite e con alcuni tipi di patente, quindi è bene indicarlo in questa sezione. Quello che sicuramente non serve all’interno del curriculum è il tuo codice fiscale, lo stato civile, l’iscrizione al CPI, link facebook e instagram a meno che non siano espressamente richiesti. Infine, ma non per importanza, ricordati di inserire l’autorizzazione al trattamento dei dati personali così come previsto dalla nuova normativa sulla privacy.
Il prossimo appuntamento con “Officina del Lavoro” è previsto per l’8 giugno. Per porre ulteriori domande alla dottoressa Stabile rivolgersi entro il 2 giugno al numero 328/8830371 oppure scrivere a grazia.stabile@hotmail.com.