Elevatissime concentrazioni del parametro idrocarburi. E’ questo il risultato delle analisi che l’Arpab, l’Agenzia Regionale per la protezione dell’Ambiente di Basilicata, ha fatto dopo il prelievo delle acque dal fondo del canale denominato Fiumara di Picerno e Marmo di Baragiano.
Quest’ultimo lo scorso 4 aprile, nel giorno di Pasqua, ha destato particolare attenzione a causa del colore nero che ha impressionato molti cittadini, tanto da richiedere l’intervento della Polizia Provinciale che giunta sul posto fece tutti i rilievi del caso. A seguire, anche i tecnici dell’Arpab, con il prelievo dei campioni. L’intervento si rese necessario a seguito della segnalazione fatta da Legambiente Baragiano e Coordinamento No-Triv, che hanno indicato i punti più critici, e del gruppo consiliare “Valorizziamo Baragiano”. Prelievi puntualmente fatti dai tecnici Adriana Bianchini e Mariella Sabia. Della vicenda se n’è occupato personalmente il direttore dell’Ente, Antonio Tisci.
Per questo motivo, avuto l’esito dall’Arpab, il sindaco di Baragiano, Franco Antonio Colucci, ha emesso una ordinanza di divieto dell’utilizzo dell’acqua della fiumara di Picerno e del Torrente Marmo, a qualsiasi fine, anche per gli usi irrigui e zootecnici. Una decisione che si è resa necessaria, in via cautelativa e precauzionale, al fine di tutelare la pubblica e privata incolumità oltre che la salute dei cittadini. Continuano le indagini per risalire agli autori di un eventuale sversamento illecito nelle acque della Fiumara e del Marmo. Un fascicolo d’indagine è stato aperto anche dalla Procura della Repubblica di Potenza.
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