A distanza di soli due giorni dall’uscita di scena del tecnico Darci Foletto, in casa Sporting Sala Consilina è stato ufficializzato il nome del nuovo timoniere che guiderà la squadra nel campionato di serie A2. Il patron Giuseppe Detta ha fatto ricadere la scelta sul brasiliano Cafù (Alexandre Da Souza), 44 anni, che arriva dall’esperienza in Libano alla guida del Beirut.
In precedenza Cafù, che si è fatto conoscere in Europa come osservatore di calcettisti brasiliani, è partito nella veste di allenatore proprio in Italia, nella stagione 2005-2006, guidando la formazione giovanile del Cesena, per poi passare agli umbri della Polizia Penitenziaria, dapprima con l’Under 21 e poi con la prima squadra in A2; poi al Real Rieti, con cui centra il primo successo conducendo la squadra alla promozione in serie A. Nel 2011 passa all’Asti come vice allenatore, divenendo coach nella stagione 2015-2016, nella quale conduce il team piemontese alla conquista del Tricolore.
La stagione successiva va a Pesaro in A2 e conquista la promozione in A e la Coppa Italia di serie. Poi seguono le panchine con le formazioni marchigiane del Castelfidardo e Cobà e, come anticipato, nelle ultime due stagione l’esperienza a Beirut in Libano.
I rapporti tra il tecnico brasiliano e il patron Detta sono iniziati già in occasione della trionfale stagione che ha condotto il club gialloverde salese ad ottenere la promozione dalla serie C1 alla B e sono proseguiti anche quest’anno. Nel momento della scelta del sostituto di Foletto, il dirigente non ha avuto dubbi nello scegliere Cafù, a cui è affidato il compito di guidare lo Sporting Sala Consilina in questa prima storica partecipazione nel prestigioso campionato.
Oltre a Cafù, il patron Giuseppe Detta ha reso noto anche di aver trovato l’intesa con Thomas Egea, che fu il primo innesto nella passata stagione. L’universale Egea, nel campionato che ha condotto alla serie A2 il club gialloverde ha realizzato 26 reti. E al momento sono cinque le pedine riconfermate, mentre si attendono, con l’arrivo di Cafù, i colpi di mercato.