Ha suscitato particolare sdegno l’aggressione subita a Salerno, davanti casa, dalla figlia del tecnico del Pescara Calcio, Gianluca Grassadonia, a poche ore dal match che si disputerà domani tra Pescara e Salernitana e che potrebbe decretare il passaggio della squadra granata in Serie A.
La 18enne, infatti, è stata aggredita a pochi metri da casa da alcune persone particolarmente agitate. “Dopo cinque giorni di minacce dirette alla nostra famiglia, quest’ultima follia è intollerabile – scrive su Fb Annabella Castagna, moglie di Grassadonia – Nostra figlia è stata aggredita con spintoni e calci affinché il papà capisca…tutto questo per una partita di calcio. Ringraziamo tutti coloro che ci hanno mostrato solidarietà, ma mi sembra chiaro che ora più che mai la nostra vita continuerà lontano da Salerno“.
L’U.S. Salernitana 1919 stigmatizza e condanna i comportamenti intimidatori e offensivi messi in atto nei confronti dei familiari dell’allenatore del Pescara Calcio. “Una partita di calcio, pur se importante e decisiva, resta tale e non può scatenare simili manifestazioni di violenza verbale – fanno sapere ufficialmente dalla squadra -. Tutto deve restare nell’ambito della vicenda sportiva e sul rettangolo di gioco. Purtroppo, questa è anche la conseguenza di un clima costruito ad arte per generare odio da personaggi di basso calibro che puntualmente pubblicano sul web false notizie. Ci risulta, infatti, da fonti certe che il signor Grassadonia nella sua conferenza stampa non abbia mai fatto alcun riferimento alla Salernitana né parlato della gara in programma lunedì. Purtroppo, mentre l’U.S. Salernitana 1919 compie il suo massimo sforzo per provare a raggiungere uno storico obiettivo e regalare un’immensa gioia ai suoi tifosi c’è ancora chi infanga il nome del club e della città con manovre subdole ispirate da interessi meramente personali“.
Solidarietà è giunta anche dal parlamentare Piero De Luca. “La violenza non ha nulla a che vedere con il calcio e con lo sport. Va condannata con forza – ha detto -. Auspico che le forze dell’ordine facciano chiarezza al più presto sull’accaduto e individuino immediatamente i responsabili dell’aggressione. Salerno ed i suoi tifosi si sono sempre distinti per correttezza e lealtà sportiva, e non si può consentire a nessuno di infangare il nome e la storia di un’intera comunità”.
– Chiara Di Miele –