“Non possiamo accettare che la campagna vaccinale venga gestita come la corsa ai saldi: si allestisca un centro vaccinale anche a Lagonegro!“. Questa la richiesta che giunge da Pina Manzolillo e Salvatore Falabella del Pd di Lagonegro facendo seguito alle immagini che negli ultimi giorni hanno mostrato gente accalcata davanti al “San Carlo” di Potenza e a Matera in fila per vaccinarsi contro il Covid.
“Non si può garantire il diritto alla salute calpestando la dignità delle persone, non è necessario, non siamo in condizioni così miserabili da doverci ridurre a questo – affermano Manzolillo e Falabella -. La campagna vaccinale riferita agli ultraottantenni, condotta nei singoli paesi, ha dato ottimi risultati, tutto si è svolto in modo ordinato, in piena sicurezza e in un clima di cortesia ed attenzione che ha fatto sentire a proprio agio i vaccinandi. Oggi si apprende, invece, che cittadini non più giovanissimi di Lagonegro e del Lagonegrese devono recarsi a Senise per fare il vaccino, con tutti i disagi che ciò comporta. Perché non si adotta lo stesso sistema usato per gli ultraottantenni anche per le altre campagne vaccinali? E ancora, quanto tempo ci vorrà a vaccinare tutti se i centri sono pochissimi? Gli spazi ci sono! Servono più medici ed infermieri? Nel resto d’Italia si sono coinvolti medici di base, farmacisti e medici in pensione e si pensa di vaccinare anche di notte, addirittura nelle chiese! Non si starà mica lesinando sulla salute delle persone?”.
“Questa scelta scellerata che, in tutto il Lagonegrese, ha voluto i punti vaccinali solo nei comuni di Lauria e Senise mortifica l’Ospedale San Giovanni e non tiene conto della presenza, proprio a Lagonegro, del Pronto Soccorso che garantirebbe al meglio tutti i vaccinandi dalle eventuali complicanze – concludono -. Invitiamo la Sindaca a chiedere che venga attrezzato al più presto un centro vaccinale a Lagonegro, in modo da poter effettuare le operazioni celermente, senza confusione né disagi e, soprattutto, nel pieno rispetto della dignità della persona!“.
– Chiara Di Miele –