Ancora proteste nelle piazze italiane contro i mancati sostegni finanziari da parte del Governo in questo periodo di pandemia. Infatti, questa mattina, lavoratori agricoli, florovivaisti e operatori nel settore pesca si sono dati appuntamento per chiedere di modificare alcuni punti del Decreto Sostegni e del precedente Decreto Ristori, che prevede sostegni economici solo per le aziende agricole e non per i lavoratori.
Anche a Salerno i lavoratori agricoli sono scesi in protesta in Piazza Amendola, sotto il palazzo della Prefettura, con lo slogan “Lavoratori agricoli, zero sostegni, zero diritti“. Gli addetti ai lavori agricoli, forestali e della pesca sono assunti con contratti stagionali e a causa di questa pandemia hanno perso tantissimi giorni di lavoro.
“I lavoratori e le lavoratrici di questi settori sono nuovamente discriminati. Si tratta di categorie di operatori che quotidianamente garantiscono la produzione agroalimentare, che sono stati inclusi negli ultimi decreti come lavoratori stagionali ma in sostanza sono stati completamente esclusi da ogni forma di sostegno – dichiara Ciro Marino, segretario di UILA -. Nel secondo decreto del 2020 abbiamo portato avanti una battaglia per consentire a questi lavoratori di ricevere almeno 500 euro per le mancate giornate di lavoro. Come sindacati CISL-FAU, CGIL-FLAI e UILA-UIL rappresentiamo 14 settori e questa mattina vogliamo dare voce a quello agricolo, della pesca e forestale, quest’ultimo un settore strategico che pone particolare attenzione sull’ecosostenibilità e sugli equilibri ambientali. Sono settori che vengono sempre mortificati. Nei mesi scorsi il Presidente della Campania De Luca ha dato sostegno a queste categorie ma non siamo pienamente soddisfatti“.
Presente al presidio, dal Vallo di Diano, Graziella Di Zeo, in qualità di operaio idraulico forestale e come delegata FLAI CGIL Salerno. Durante la manifestazione sono intervenuti alcuni lavoratori che hanno evidenziato i sacrifici che hanno affrontato in questi mesi e la costante paura di perdere completamente il lavoro.
“Stiamo parlando di 3 categorie di lavoratori che nel territorio sono ampiamente diffuse. Infatti, nella provincia di Salerno, sono 27mila gli operai agricoli – conferma Alfiero Bottiglieri, segretario CGIL .- Lo Stato ha riconosciuto una minima parte di sostegno a inizio pandemia, poi questi lavoratori sono stati abbandonati del tutto. Negli ultimi mesi le sedi dei nostri sindacati sono raggiunte da tantissimi lavoratori che chiedono il reddito di emergenza, a cui molti non possono accedere. Inoltre, richiediamo che venga riconosciuto loro lo stesso numero delle giornate lavorative del 2019. In sostanza anche queste categorie hanno bisogno di un sostegno economico e di garanzie sui contratti“.
– Rosanna Raimondo –