Genitori, studenti, docenti e cittadini questa mattina si sono ritrovati in 60 piazze d’Italia per manifestare contro la didattica a distanza che si protrae da ormai troppo tempo. Anche a Salerno il Coordinamento Scuole Aperte Salerno, nato nella primavera del 2020 dall’incontro di famiglie, docenti e cittadini per chiedere a gran voce un rientro a scuola in sicurezza per tutti gli studenti campani, ha organizzato una manifestazione in Piazza Caduti di Brescia a Pastena.
Tante le famiglie che hanno raggiunto la manifestazione, insieme a bambini, studenti universitari, docenti e cittadini.
“La DaD non è la soluzione per risolvere la pandemia. I nostri studenti devono frequentare le aule e in questo momento è doveroso da parte delle istituzioni rendere migliore il loro rientro – commenta una docente presente alla manifestazione -. Purtroppo la didattica a distanza ha causato tantissimi disagi ai nostri ragazzi, a partire dai bambini delle primarie che non apprendono nel modo giusto perché non hanno il supporto materiale degli insegnanti, senza dimenticare che gli studenti più grandi vivono un forte isolamento, accentuato anche dalla mancata socialità con i loro pari“.
Il Coordinamento Scuole Aperte Salerno chiede alle istituzioni competenti di garantire il diritto all’istruzione anche attraverso l’adeguata ristrutturazione dei plessi scolatici, tenendo conto anche delle disabilità di molti studenti.
“Oggi siamo qui per dare supporto al Coordinamento, ai Cobas Scuola Salerno e alle altre associazioni di categoria e chiediamo a gran voce misure reali e adeguate per gli studenti. Senza investimenti la sicurezza e la salute di studenti e docenti non sono tutelati – dice uno studente universitario -. Rivendichiamo il diritto allo studio, vogliamo ritornare a frequentare scuole e Università. La didattica a distanza doveva essere uno strumento emergenziale ma è diventata quotidianità. Non nutriamo l’illusione che il Recovery Fund possa essere la soluzione a questi problemi“.
Durante la manifestazione è emerso che le scuole di Salerno avevano il 34% della dispersione scolastica ancora prima della DaD e questa situazione di emergenza ha indotto molti ragazzi a lasciare la scuola non riuscendo a sostenere le lezioni a distanza.
“Si tratta di uno sciopero sociale, infatti molti studenti non hanno preso parte alle lezioni – concludono i rappresentanti del Coordinamento Scuole Aperte Salerno -. I bambini non possono trascorrere tante ore davanti a uno schermo, hanno bisogno di un po’ di libertà perché nell’ultimo anno sono stati murati in casa. Oggi è un punto di inizio e ci incontreremo altre volte nelle piazze italiane per chiedere il rientro a scuola in sicurezza a settembre“.